Amicizia, tattiche, mercato e .... multe: ecco perché il mister ha difeso il suo staff
Dal fiorentino Niccolini a Melissano, cosa fanno i 9 collaboratori dell’allenatore
È apparso felice e sorridente come non si vedeva da tempo, Vincenzo Italiano, e non solo per il suo rinnovo di contratto. Tra i motivi di ulteriore soddisfazione c’è anche l’aver mantenuto le promesse fatte ai collaboratori, il cui lavoro si è rivelato un valore aggiunto per tutta la squadra.
In effetti se per arrivare al prolungamento dell’accordo c’è stato bisogno di una trattativa non brevissima è stato anche perché la posizione dello staff era da rivedere, tanto che Italiano si era fatto garante dell’aumento che sarebbe arrivato dopo un primo anno al di sotto della media stipendi in serie A. Se i riferimenti alla clausola rescissoria da 10 milioni riguardavano l’eventuale riconoscimento dell’ultima stagione a ognuno dei collaboratori, nel nuovo contratto sottoscritto mercoledì è arrivato un amento del 30% per tutto lo staff, segno che anche la società ha riconosciuto la bontà del lavoro e i meriti nel piazzamento finale.
Così tra qualche settimana a Moena ci saranno gli stessi uomini di un anno fa, i sette del gruppo storico (oltre al preparatore atletico Damir Blokar e all’analista tattico Paolo Riela che erano già alla Fiorentina), gli stessi in grado di trasformare una squadra reduce da due stagioni a dir poco deludenti.
Sarà ancora Daniel Niccolini il vice di Italiano, lui che oltre a quella della Rondinella nel 2003 ha vestito anche la maglia della Florentia Viola: 38 anni, Daniel (in onore dell’ex viola Passarella) è figlio di Maurizio Niccolini, storico responsabile dello scouting, e cura da vicino soprattutto la fase difensiva sulle palle da fermo. Nelle partitelle in famiglia è lui a gestire i movimenti della difesa sui calci piazzati, un aspetto sul quale l’allenatore viola si fida a occhi chiusi. Marco Turati è invece diventato collaboratore tecnico di Italiano a La Spezia, ma l’amicizia tra i due risale ai tempi di Verona dove sono stati compagni di squadra, mentre anche il preparatore dei portieri Angelo Porracchio è stato confermato.
È stato lui ad aiutare Terracciano e Dragowski nei momenti più complicati, pur garantendo a Rosati di ben figurare in Coppa Italia, anche grazie a un sistema di multe per chi non si fosse buttato in occasione dei gol subiti. Quanto all’atletica il duo composto da Piero Campo e Ivano Tito avrà modo di gestire una preparazione, quella estiva al via dalla prima settimana di luglio, mai così particolare visti gli impegni in Conference League e la sosta del campionato a fine anno per il mondiale in Qatar.
A studiare gli avversari, infine, sarà ancora Stefano Firicano, fratello dell’ex difensore viola Aldo, mentre già in questi giorni Italiano si sta confrontando, oltre che con la società, con il collaboratore Stefano Melissano sul mercato da portare avanti. Nello staff dell’allenatore dall’anno scorso, Melissano segue i profili più consoni alle richieste dell’allenatore ed è un uomo mercato aggiunto al trio dirigenziale Barone, Pradè e Burdisso, che avrà il compito di costruire la nuova Fiorentina.