Fiorini d’Oro al Forte Belvedere «La città proiettata nel mondo»
Tra i premiati dal sindaco Nardella Acidini, Artusi e Mancuso
«Si apre il ciclo di celebrazioni per la giornata di San Giovanni — spiega il sindaco Dario Nardella — una tradizione che si rinnova e che abbiamo rilanciato dopo la pausa per il Covid. Questi premi rappresentano la proiezione di Firenze in Italia e nel mondo». Cerimonia dei Fiorini d’Oro, ieri sera, a Forte Belvedere. Il massimo riconoscimento cittadino — attribuito alle personalità che danno lustro alla città — è stato assegnato a Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle arti del disegno: «Per il suo impegno nel campo dell’arte, del restauro, della curatela di attività editoriali e mostre», si legge nelle motivazioni. Poi lo zecchino alla «voce» del calcio storico Luciano Artusi, «cantore carismatico, vitale, coltissimo e generoso della storia delle tradizioni di Firenze». E ancora, ecco il premio a Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio permanente giovanieditori, per «aver fondato una straordinaria opera educativa». Il sindaco ha poi premiato la Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, l’Istituto Geografico Militare, la Polizia di Stato e l’associazione «di donne per le donne» Acisjf. Fiorino d’oro anche per Paola Locchi di Moleria Locchi, la «signora dei cristalli che tramanda nel cuore dell’Oltrarno l’antica arte vetraria». Onorificenza a Stefano Mancuso, «il neurobiologo che ha cambiato per sempre il nostro modo di guardare il mondo vegetale. Grazie alla sua attività di ricerca e divulgazione all’Università di Firenze
ha indicato alla comunità scientifica e alla società civile soluzioni concrete al problema del riscaldamento globale e alla perdita di biodiversità». E infine, ma non meno importante: Lorenzo Simonelli, presidente e ceo di
Baker Hughes, «uno dei nomi più influenti del management italiano nel mondo, che ha permesso di sviluppare il polo industriale del nuovo Pignone».