Occhio al dettaglio
Le stagioni del vino di nobili e popolani dai finestrini
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Fu Cosimo de’ Medici che fissò le regole per vendere fiaschi di vino di piccole dimensioni e nel XVI secolo i finestrini si moltiplicarono. I finestrini del vino esistono solo a Firenze (e in paio di città controllate dalla Repubblica Fiorentina) e servivano appunto per vendere vino. I «finestrini» sono presenti in tanti palazzi nobiliari, sopravvissuti nei secoli anche se oggi nessuno serve più al suo originario scopo. Vendere il proprio vino era un segno di distinzione dei casati nobiliari ma anche un mezzo per i popolani per procurarsi da bere (e agli osti disonesti per prendere a basso costo vino da rivendere più caro nei loro locali). Il vino era quasi sempre rosso e i finestrini avevano le dimensioni necessarie far passare dal palazzo alla strada piccoli fiaschi. In uso fino alla fine dell’Ottocento, ne sono sopravvissuti quasi 150. Molti trasformati in campanelliere ed altri restaurati e valorizzati.