Corriere Fiorentino

Orbetello, l’allerta scatta solo ora «La laguna rischia la catastrofe»

I tecnici contro la Regione: azioni tardive. I pescatori toscani: intervenga il governo

- di Giulio Gori

ORBETELLO (GROSSETO) La crisi ambientale della laguna di Orbetello diventa un caso politico. Dopo il vertice di ieri del comitato tecnico, preoccupat­o per la sorte dei pesci se il meteo non cambierà, si levano polemiche sulle lentezze con cui nei mesi scorsi si è lavorato alla salute della laguna. E da Montecitor­io arriva la richiesta di trasferirn­e la gestione dalla Regione allo Stato.

La laguna è in debito di ossigeno. E nel vertice presieduto dal professor Silvano Focardi, si è constatato che «l’acqua è troppo bassa, solo 15 centimetri sopra il livello del mare. Le idrovore lavorano a pieno regime, ma non bastano di fronte all’evaporazio­ne provocata dal caldo — dice lo stesso Focardi — Purtroppo c’è il rischio che si ripeta il 2015», con la moria delle orate della laguna. Il professore attacca la Regione: «Le idrovore non sono state attivate a marzo, ma solo il 27 maggio. Così, prima che arrivasse il caldo la laguna è salita a più 22, anziché a più 25. Avremmo avuto più margine». Il motivo del ritardo? «Avevo avvertito la Regione a marzo, niente; poi di nuovo il 25 maggio e qualcosa si è smosso. Mi hanno spiegato che mancava il contratto tra Regione e società che ha l’appalto. Ma queste cose dovrebbero essere pronte un anno prima». Anche il biologo Mauro Lenzi, ex membro del comitato scientific­o della laguna, pur con un punto di vista diverso sulla soluzione da adottare, parla di mancata prevenzioI­eri ne: «In laguna abbiamo due battelli fatiscenti e costosi che smuovono il fondo per ossigenarl­o. Invece di spendere 400 mila euro l’uno, si potrebbero acquistare 5, 6 barchini da 40, 50mila euro e iniziare a smuovere i sedimenti dall’autunno».

Smuoverlo adesso farebbe solo danno ai pesci. Ma Focardi non si arrende: «Faremo subito un sopralluog­o per vedere quali zone della laguna stanno meglio e ossigenarl­e. È impossibil­e agire su tutta. Visto che i pesci vanno dove c’è più ossigeno, è l’unico modo per provare a salvarli». Gli assessori regionali Monia Monni, Leonardo Marras e Stefania Saccardi il sopralluog­o lo faranno il 4 luglio, quando i tecnici verranno di nuovo riuniti. Monni, che ha la delega all’Ambiente, è pessimista: «Ho chiesto che siano messe in atto tutte le misure necessarie per scongiurar­e il pericolo di anossia, pur consapevol­e che le condizioni meteo di questo periodo hanno un’incidenza difficilme­nte contrastab­ile». Sulle critiche arrivate dagli esperi, l’assessora ribatte: «Sul via alle idrovore non c’è stato alcun problema burocratic­o, ho seguito le indicazion­i degli esperti di Arpat e Lamma. Il problema è che cento esperti hanno cento soluzioni diverse. Ora stiamo cercando sul mercato degli accelerato­ri di flusso con una procedura urgente». da Roma è arrivata la proposta del deputato Pd Luca Sani per un cambio di gestione della laguna: «Va salvata dalla catastrofe, serve un intervento diretto dello Stato. Le risorse economiche, struttural­i e logistiche degli enti locali non sono sufficient­i a far fronte a queste situazioni emergenzia­li». Stessa prospettiv­a per il vicepresid­ente di Fedagripes­ca toscana, Andrea Bartoli: «La laguna non è un bene solo della Toscana. Il governo batta un colpo». Monni è scettica, ma non chiude la porta: «Tante gestioni dello Stato vengono demandate alle Regioni. Ma siamo disponibil­i a discuterne».

L’assessore Monni Nessun ritardo, ho chiesto siano messe in atto tutte le azioni per scongiurar­e l’anossia

Luca Sani, Pd Serve un intervento diretto dello Stato. Gli enti locali da soli non possono farcela

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L’acqua della laguna di Orbetello diventata scura a causa della mancanza di ossigeno e del processo di putrefazio­ne delle alghe
Color piombo L’acqua della laguna di Orbetello diventata scura a causa della mancanza di ossigeno e del processo di putrefazio­ne delle alghe
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