Santa Croce perde anche l’officina «Qui ormai impossibile lavorare»
Via Tripoli, chiude il meccanico presente da 50 anni: «L’ultimo colpo? La porta Ztl»
Per il fiorentino Marco Staffi, l’autofficina «Stami» è più di un posto di lavoro dove sudare sotto i sollevatori idraulici e sporcarsi la salopette di grasso e olio. È un pezzo di cuore, una parte importante della vita: «Sono entrato qui da apprendista, nel giugno del 1983. Avevo 17 anni».
All’epoca l’autoriparazione era gestita da altri due meccanici, che avevano aperto il garage nel 1972: «Poi, nel 2001, ho rilevato da loro l’attività», spiega Marco. Una storia durata quasi quattro decadi, in via Tripoli a due passi dalla Biblioteca Nazionale, ma ormai giunta al termine. A segnare la fine di uno degli ultimi meccanici di Santa Croce — ne resiste soltanto un altro, in via Farini — sarebbe una nuova porta telematica in via delle Casine.
Una Ztl fortemente voluta dai residenti del comitato «Cittadini per Firenze», che la chiesero nel 2019 lamentando i troppi stalli bianchi occupati da mezzi senza autorizzazione, oltre alla sosta selvaggia legata alla movida in via de’ Benci. Montato a novembre scorso, il varco è attivo da un mese. «Per un lavoro come il mio — spiega però Marco — questa situazione è ingestibile. Tanti clienti mi chiedono come arrivare, devo smarcare le targhe ogni volta, anche quando esco dall’autorimessa per provare una macchina. Fai un giro fuori e devi ricominciare la procedura daccapo».
Più che una questione di costi per le targhe bianche — «c’è da versare un euro ogni volta» — il problema è logistico: «Siamo in tre, in officina, e non riusciamo a far fronte alla situazione. Ho deciso di spostarmi, a malincuore». Il meccanico si trasferirà infatti a Ponte a Ema, in via Meucci: «È sicuro, lo può scrivere — dice — ci andremo appena l’altro garage sarà pronto. Qui, del resto, di clienti ne arrivano sempre meno». Per Marco un grosso dispiacere: «Ero un punto di riferimento per tanti residenti, con cui i rapporti negli anni sono stati sempre ottimi. Mai avuto problemi con condomini o vicinato. Mi dispiace parecchio andare via: qui conosco tutti.». Anche se di residenti, in via di Tripoli, ce ne sono sempre meno: «A fine 2019, peraltro, sono stati riservati oltre 70 posti auto al commissariato De Laugier, tra la stessa via Tripoli e lungarno della Zecca vecchia, con conseguenti disagi per chi qui ci abita. Ovvio che per me è importante avere persone che vivono in zona, perché io non lavoro con i turisti».
Senza contare che un po’ di spazio in più, fuori dall’autorimessa, faceva comodo pure al meccanico: «Ora è impossibile anche solo appoggiare per qualche minuto un’auto fuori. Devo tenerle tutte ammassate, dentro al garage. Ma questo è il meno». Perché la criticità maggiore, appunto, resta la Ztl. E così i meccanici in centro sono diventati tipo panda a rischio estinzione: «Non abbiamo più senso in area Unesco», conclude amareggiato Marco.