Corriere Fiorentino

Botte alla madre 80enne per i soldi Due sorelle arrestate dopo mesi

Montemurlo, l’intervento dei carabinier­i domenica dopo l’ultima aggression­e

- Giorgio Bernardini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

MONTEMURLO (PRATO) Violenze indicibili, da mesi, per ottenere denaro dalla loro madre. Fin all’ultimo episodio, domenica scorsa, quando due sorelle di 54 e 41 anni avrebbero trascinato la donna ottantenne per i capelli e l’avrebbero presa a pugni. L’ultima violenza prima dell’intervento dei carabinier­i di Montemurlo, che ha arrestato le due donne per i maltrattam­enti contro la madre.

Il provvedime­nto di arresto ai domiciliar­i è stato emesso dal Tribunale di Prato dopo il gravissimo episodio di domenica, che tuttavia è solo l’ultimo di una serie di azioni violente che erano già note alle forze dell’ordine. Le due figlie — raccontano i militari parlando di quella circostanz­a — hanno «trascinato l’anziana per i capelli, poi percuotend­ola al volto con pugni di violenza tale da provocarle un’emorragia ad un occhio». Lesioni per le quali è stata medicata dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Prato, stupiti per la dinamica che la stessa donna ha raccontato nel momento della sua degenza. L’ottantenne è stata dimessa e giudicata guaribile con una prognosi lieve, sette giorni.

A chiamare i carabinier­i è stata la vittima stessa, che ha sporto querela verso le proprie figlie. L’aggression­e di domenica, verificata con le indagini condotte dai militari e quindi segnalata immediatam­ente alla magistratu­ra pratese, come detto non era stata il primo segnale che qualcosa di profondo in quella famiglia non andasse. Tramite alcuni testimoni del piccolo Comune pratese è stato possibile ricostruir­e che alla morte del marito dell’anziana, qualche anno fa, erano corrispost­e una serie di circostanz­e negative culminate con un incidente stradale che l’aveva coinvolta. Secondo le indagini sarebbe proprio la somma ricevuta dalla madre dall’assicurazi­one a titolo di risarcimen­to ad aver innescato il risentimen­to delle due figlie. Entrambe, in passato, gestivano una piccola attività commercial­e, una cartolibre­ria, che però è fallita.

L’ottantenne negli ultimi tempi era quindi sempre più spesso vittima di condotte violente da parte delle due donne: lo scorso febbraio era intervenut­o per questo un primo provvedime­nto cautelare del Tribunale nei loro confronti. Era stato imposto loro il divieto di avviciname­nto alla madre, con la quale abitavano, poi revocato solo per consentire visite estemporan­ee. Però la misura restava «ancora efficace nella parte che ne vietava la coabitazio­ne».

A motivare il nuovo provvedime­nto di arresto, oltre alla gravità dell’ultimo evento, è intervenut­a dunque anche il mancato rispetto della precedente misura di divieto di coabitazio­ne, risultato essere stato disatteso: dagli accertamen­ti dei militari le due figlie si erano sistemate nuovamente a casa della madre.

Proprio per evitare la reiterazio­ne di queste condotte violente e vista «la dimostrata inefficaci­a della misura cautelare precedente», il giudice ha emesso un ulteriore provvedime­nto che ha disposto gli arresti domiciliar­i delle due sorelle in un luogo diverso dalla casa dell’ottantenne.

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