Il mare, la partenza: i mondi di Talani a Certaldo
A Palazzo Pretorio sessanta opere tra dipinti e sculture. Il figlio: raccontiamo la sua poetica
Dipinti e sculture: sono sessanta le opere di Giampaolo Talani, che da oggi al 22 settembre raccontano l’universo dell’artista nato a San Vincenzo e scomparso nel 2018 nella mostra Anima sola, viaggio a Finisterre a lui dedicata a Certaldo. Curata dal figlio Martino, la rassegna patrocinata dalla presidenza del Consiglio regionale della Toscana come l’intero calendario «CertaldoArte22» accoglie a Palazzo Pretorio le opere realizzate da Talani tra il 1979 e il 2017 in un allestimento che rende omaggio a tutte le tematiche che lo hanno ispirato. Da una prima sala, dove sono esposti alcuni, autoritratti, il percorso si snoda toccando i temi cari al suo immaginario: c’è il mare dove era nato, dove ancora oggi c’è lo stabilimento balneare di famiglia e dove aveva lavorato a lungo, e c’è il tema della partenza che ha ispirato anche il grande affresco che tutti possono vedere a Firenze alla stazione di Santa Maria Novella. Non manca il racconto della musica e la dimensione dell’amore. «In mostra — racconta Martino Talani presidente dell’associazione culturale dedicata al padre e dell’archivio Talani che con la Galleria d’Arte Nozzoli ha collaborato alla realizzazione dell’esposizione — abbiamo cercato di portare come sempre opere meno conosciute dal grande pubblico. Quadri che siano in grado di raccontare la sua poetica e di far capire quale fosse il percorso che stava intraprendendo nella sua continua evoluzione artistica. Tra tante penso ad un quadro che rappresenta un tramonto astratto. E ad una grande tela verticale che era stata acquistata da un americano e che la nostra Associazione è riuscita a ricomprare e riportare in Italia, dove protagonisti sono i suoi amati musicisti».