Corriere Fiorentino

Piombino, avviso da Roma: non si può dire no

Il ministro Giorgetti sul rigassific­atore: ci serve. E la Regione: «Ora fate la vostra parte»

- Giorgio Bernardini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PIOMBINO (LIVORNO) Il governo mostra i denti e la città si prepara ad una nuova protesta. «Questo è un tempo in cui non si possono più dire i no», ha messo in chiaro il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, ieri mattina, intervenen­do in videocolle­gamento al convegno dei Giovani imprendito­ri di Confindust­ria a Rapallo.

Il numero 2 della Lega ha così fatto capire che in quel partito Piombino non troverà sponde per le sue perplessit­à, nonostante uno dei più dubbiosi dell’operazione sia il sottosegre­tario all’agricoltur­a Gian Marco Centinaio, che aveva scritto una lettera ai colleghi di governo per chiarire i profili di preoccupaz­ione attorno rigassific­atore galleggian­te di 300 metri che sarà posizionat­o nel porto entro settembre in vista della sua entrata in funzione entro l’aprile prossimo.

«Noi — ha detto Giorgetti — abbiamo rinunciato al nucleare, ai rigassific­atori, adesso che siamo in questa situazione di pericolo anche di razionamen­to non si può dire no a fare un rigassific­atore temporaneo a Piombino». «Interessan­te — ha aggiunto sarcastica­mente — il comportame­nto della politica rispetto anche a questo, in una situazione di totale emergenza». Il riferiment­o è al piano statale per ridurre la dipendenza dell’Italia dal gas importato dalla Russia: il presidente della Toscana Eugenio Giani è stato nominato commissari­o per fare più in fretta possibile, ma la velocità imposta dall’esecutivo alla procedura ha limitato il dialogo con gli enti locali e gli abitanti, inizialmen­te dubbiosi e ora per lo più contrari. C’erano 2mila persone sabato 18 giugno in piazza Bovio, sulla punta del promontori­o della città, per protestare. Una scena che potrebbe ripetersi giovedì, data in cui i comitati stanno pensando di organizzar­e una seconda manifestaz­ione. Le perplessit­à maggiori sono legate alle conseguenz­e ambientali, turistiche ed economiche per il golfo.

Tutti aspetti che saranno trattati in un Consiglio comunale straordina­rio e aperto che si svolgerà probabilme­nte venerdì nel teatro cittadino. «Se mi inviterann­o parteciper­ò», ha detto ieri Eugenio Giani. «Nessuno può dire no. È in gioco un interesse superiore che non vogliamo ignorare: faremo la nostra parte», ha spiegato ieri l’assessore regionale all’economia Leonardo Marras. Che ha poi rivendicat­o un «impegno del governo nel rilancio di quell’area industrial­e».

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