Ancora paura per il fuoco, stavolta in Val di Serchio Giani: «Tempi brevi per risarcimenti e invasi»
Le fiamme continuano a devastare la Toscana. Dal primo al 27 luglio nella regione sono stati bruciati in tutto 1.848,8 ettari, centinaia nei due roghi di Massarosa e Cinigiano, ai quali ora si aggiunge un’altra notte di paura in Garfagnana,dove un rogo si è acceso a Coreglia Antelminelli (Lucca). L’incendio, fra giovedì e ieri, ha interessato i boschi del piccolo comune della Valle del Serchio.
Il rogo è scoppiato nel tardo pomeriggio di giovedì, sopra l’abitato del capoluogo, interessando la strada che conduce alla frazione di Piastroso. Qua diversi massi sono caduti sulla carreggiata, comportandone la chiusura. Sul posto gli elicotteri del servizio antincendio regionale e oltre 30 uomini a terra, impegnati soprattutto a presidiare alcune abitazioni minacciate dalle fiamme. Nella mattinata di ieri l’incendio è stato circoscritto, anche se il sindaco Marco Remaschi sottolinea come «la superficie da monitorare si estenda per oltre 10 ettari, su un terreno impervio con una forte pendenza. Una situazione non facile e che non ci permette ancora di abbassare la guardia. Per questo la strada per Piastroso per adesso resta chiusa».
Il bilancio degli incendi, nonostante lo sforzo della macchina regionale della protezione civile e dei volontari è insomma già molto pesante, e la Regione si sta muovendo anche sul fronte della prevenzione e del risarcimento dei danni. «Prima tutto ringrazio e svoglio sottolineare l’efficenza del nostro servizio anti incendio, della protezione civile, dei vigili del fuoco — dice il governatore Eugenio Giani — A brevissimo avrò una risposta sulle risorse regionali che potremo mettere a disposizione sia dei Comuni che delle persone che hanno avuto danni. E ci stiamo muovendo in tempi rapido anche sul piano per gli invasi e i laghetti, verificando alcune opere che potremmo fare, agendo così contemporaneamente come prevenzioni agli incendi e lotta alla siccità. Sono opere la cui importanza è evidente e che coinvolgono la presidenza della Regione e gli assessorati ad agricoltura, urbanistica e ambiente».
«In queste ore stiano completando la mappatura delle aree bruciate così da poter aprire il portale di Artea per la richiesta di danni da parte delle aziende agricole e la presidenza della Regione sta cercando appunto fondi anche per risarcire chi non ha attività agricole — spiega l’assessora a foreste e agricoltura, Stefania Saccardi — E stiamo rivedendo il piano operativo anti incendi 2019-2022 per vedere se ci sono azioni da cambiare o implementare».
Si punta anche a più fronti taglia-fiamme all’interno dei boschi, ma secondo Saccardi i problemi non mancano: «La nostra legge sui tagli boschivi, che snelliva le norme, è stata impugnata dal ministero dei Beni Culturali, e oggi le soprintendenze hanno troppo potere. Le foreste vanno gestite, anche con tagli, se vogliamo evitare che vadano in fiamme intere colline. E sul fronte laghetti mi ha chiamata arrabbiatissimo in agricoltore di Semproniano il cui laghetto è stato usato in questi giorni per spengere un rogo ma la cui domanda per un altro lago è stata bocciata dalla soprintendenza perché danneggia il paesaggio... Invece i laghetti sono decisivi sia contro le fiamme che per l’agricoltura».
Mauro Bonciani Simone Dinelli