Aggrappati a Nico
Forma strepitosa e la sfida con lo juventino Di Maria per un posto da titolare ai Mondiali, la certezza in attacco si chiama Gonzalez E Italiano lo sfida a segnare almeno 10 gol
C’è un nuovo sceriffo in città. Nicolas Ivan Gonzalez, argentino di Belen de Escobar, classe 1998 e (soprattutto) deciso a tutto pur di conquistare definitivamente il cuore del suo popolo e di diventare (davvero) la stella Fiorentina. È questo il momento.
Alla sua seconda stagione in Serie A, e dopo un campionato d’esordio vissuto tra troppi alti e bassi, tutti si aspettano il definitivo salto di qualità. Lui lo sa, e il modo in cui si è presentato fin dai primi giorni di ritiro dopo le vacanze stanno lì a dimostrarlo. Questione di condizione fisica, ma non solo. Atteggiamento, leadership, umore, determinazione. Il Nico Gonzalez versione estate 2022 è un giocatore che lancia segnali forti. A partire, come detto, da uno stato di forma semplicemente debordante. Talmente super i numeri fatti registrare nei primissimi test da aver lasciato a bocca aperta gli stessi preparatori che, sussurrano i muri dello spogliatoio, raramente si erano trovati davanti a dati del genere in questo periodo. Ed è bastato guardarlo nelle prime amichevoli per accorgersene.
Nico scatta, dribbla, lotta, recupera, segna. L’ha fatto anche ieri, nella partitella che ha chiuso il secondo allenamento
austriaco. Un gol sporco, di rapina. Un tocco violentissimo a due passi dalla porta che ha riempito occhi e cuore di Vincenzo Italiano.
«Il nostro obiettivo dev’essere creare milioni di opportunità — ha detto il mister a Moena — poi starà ai tre attaccanti trasformarle in reti». Un messaggio chiaro. Spedito, senza troppi giri di parole, anche allo stesso Gonzalez. «Non penso — ha infatti aggiunto — che Nico sia contento dei gol che ha fatto l’anno scorso». Riguardiamolo, lo score: 33 presenze in Serie A, 7 centri di cui però 3 su calcio di rigore, e 7 assist. In Coppa Italia invece, l’argentino ha segnato un gol in sei partite, fornendo 2 assist. Totale: 39 gare, e 8 gol. Numeri sostanzialmente in linea con tutta la sua carriera nella quale soltanto una volta (nel 2019/2020, ma nella Serie B tedesca) è riuscito ad andare in doppia cifra, toccando quota 14 in campionato. Per questo in molti dubitano che possa diventare un «marcatore seriale» eppure, Italiano, è convinto del contrario. Anzi. Gli avrebbe già lanciato la sfida: segnare (almeno) 10 gol in campionato. Un traguardo non impossibile da raggiungere soprattutto se (Jovic permettendo) sarà ancora lui il rigorista.
Di certo, soprattutto nella prima parte della stagione, Nico avrà un motivo in più per schiacciare il piede sull’acceleratore: il mondiale. A proposito. Il suo rivale ha lo stesso numero di maglia (il 22), usa lo stesso piede (il mancino), è come lui uno specialista di assist e, da qualche settimana, gioca nel suo stesso campionato. Lo chiamano El Fideo, ed è uno dei calciatori più forti del pianeta. Non solo Jovic vs Vlahovic insomma. Fiorentina-Juventus, da quest’anno, sarà anche Nico Gonzalez contro Angel Di Maria. Una (doppia) sfida mondiale, con la data 3 settembre (giorno del confronto al Franchi) già cerchiata in rosso.