Corriere Fiorentino

La città di Fabbrica Europa in giardini, teatri, parchi

Firenze Dal 2 al 25 settembre danza, musica, progetti, performanc­e con gli artisti in arrivo da Europa, Americhe, Asia, Africa. Numerosi gli spazi coinvolti per un dialogo costante di saperi contempora­nei. E a San Gimignano a fine agosto le visioni di «Or

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Il Festival Fabbrica Europa, alla sua XXIX edizione, abbraccia il mondo con una contaminaz­ione di culture e linguaggi, espression­i di universi, di tradizioni e di sperimenta­zioni nella danza, nella musica, nelle arti performati­ve. Dal 2 al 25 settembre artisti provenient­i da Europa, Americhe, Africa e Asia, porteranno il proprio bagaglio di esperienze, di suoni, di colori, in spazi all’aperto di Firenze carichi di suggestion­i naturali e nei teatri pensati per la loro proposta artistica.

Luoghi come il Giardino dell’Istituto Agrario dove il 6 settembre la musica sarà protagonis­ta con Camille Bertault e David Helbock, ma anche il 7 con Ballaké Sissoko grande maestro di kora maliano in dialogo con il flauto di Nicole Mitchell, e l’8 con John Surman; il Parco delle Cascine e il Parc Performing Arts Research Centre; il Teatro Studio di Scandicci, che aprirà il festival il 2 settembre con lo spettacolo di danza Gone here (yet) to come di Heine Avdal & Yukiko Shinozaki del collettivo internazio­nale Fieldworks, e il 10 e l’11 proporrà If There is no sun una collaboraz­ione tra la coreografa Irene Russolillo, il video artist Luca Brinchi e la performer italo-liberiana Karima DueG. Ancora, il Teatro Cantiere Florida, che tra gli altri ospiterà il 4 settembre Giuseppe Muscarello con i suoi Pupi-Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori, il Teatro Puccini che, nell’ambito del Festival au Désert avrà sul palco una delle grandi regine della musica maliana Oumou Sangaré. Saranno 22 giorni di spettacolo, in 12 spazi, con 27 eventi, 11 proposte internazio­nali, 120 24 Paesi, 3 progetti di cooperazio­ne e co-creazione internazio­nale con la direzione artistica di Maurizia Settembri e Maurizio Busia. «Credo molto nella cultura diffusa e di prossimità — ha detto Alessia Bettini, vicesindac­a e assessora alla cultura del Comune di Firenze — La cultura crea ponti ed è un presidio sociale, nonché il miglior antidoto al degrado. Siamo davvero orgogliosi che ancora una volta Firenze sia sede di questa prestigios­a iniziativa nella nostra Estate Fiorentina». Una sede che apre ulteriori spazi alle performanc­e, progetti, incontri, concerti, spettacoli e workshop in programma: Lumen, Murate Art District, il Parco di Villa Demidoff, il Giardino delle Rose, ma anche il Chiostro dell’Accademia di Belle Arti e La Compagnia, dove il Nuovo Balletto di Toscana porterà in scena Bayadère— il Regno della Ombre l’8 settembre e il 10 Juntarte. La Cadena creativa que hace la scena inclusiva, produzione culturale tra Cuba e Firenze. Sul percorso verso l’indagine che Fondazione Fabbrica Europa porta avanti sui linguaggi del contempora­neo, si trova anche il festival «Orizzonti VerticaliA­rti sceniche in cantiere Horti conclusi – Visioni prospettic­he» che da dieci anni si svolge a San Gimignano. Qui, dal 25 al 27 agosto, sarà di scena un progetto drammaturg­ico «che — come ha spiegato Patrizia De Bari, direttrice Artistica di Orizzonti Verticali — vuole vivere con la massima aderenza nel nostro contempora­neo, in una visioartis­ti,

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Al centro il Nuovo Balletto di Toscana. Dall’alto: Camille Bertault e David Helbock e Giuseppe Muscarello
Gallery Al centro il Nuovo Balletto di Toscana. Dall’alto: Camille Bertault e David Helbock e Giuseppe Muscarello

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