Affitti brevi, il presidente di Confedilizia a Nardella: «Basta slogan»
«La Lega dopo aver tradito il governo Draghi, ha tradito anche le imprese del turismo». Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, torna a parlare della proposta bocciata sugli affitti brevi. «Il nonministro Garavaglia — aggiunge Nardella — si è schierato a questo punto dalla parte delle piattaforme online, che hanno uno strapotere di fronte al quale noi sindaci non abbiamo nessun tipo di strumento incisivo. Oggi, non so se Garavaglia lo sa, se un privato ha 20 appartamenti li affitta tutti e 20 con le piattaforme, paga solo la cedolare secca e fa una concorrenza sleale a una piccola impresa del mondo del turismo che deve pagare i dipendenti e sostenere spese e tasse». Alle parole del sindaco però replica Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia: «Nella foga di portare avanti la sua crociata contro gli affitti brevi, il sindaco di Firenze ha preso un abbaglio. Ha detto, infatti, che oggi, se un privato ha 20 appartamenti e li affitta tutti e 20 con le piattaforme, paga solo la cedolare secca. Non è così. Evidentemente, sono talmente tante le norme varate ultimamente per ostacolare gli affitti brevi, che il sindaco se ne è dimenticata una: quella che prevede che, in caso di destinazione alla locazione breve di più di quattro unità immobiliari, la cedolare secca non sia ammessa e le persone fisiche debbano trasformarsi in imprese. Torniamo a dirlo: è ora di smetterla di trattare il tema del turismo a colpi di slogan».