Dante visto da Shakespeare: una gara teatrale
Coinvolte Firenze, Siena e Poppi. L’ispirazione dal libro di Monaldi & Sorti
Parte da Firenze, e tocca anche Siena e Poppi la gara di teatro di strada tra Divina Commedia e dramma elisabettiano curata dal Festival Dantesco. Romeo e Giulietta si rispecchiano in Paolo e Francesca. William Shakespeare mette in scena la storia di Dante Alighieri, ormai marito e padre, in un ipotetico ultimo dramma ritrovato dopo la sua morte.
È un giallo che mescola la storia con gli intrighi di tutti i tempi il secondo capitolo della trilogia dedicata al Sommo Poeta dalla coppia di scrittori Rita Monaldi e Francesco Sorti. Con questi ingredienti, sono invitate a gareggiare le compagnie che partecipano alla prima competizione teatrale interamente basata su un romanzo: Ahi, serva Italia — Dante visto da Shakespeare di Monaldi & Sorti (Solferino). Con l’invito a rappresentare in strade e piazze delle città d’arte della penisola un capitolo dell’opera degli scrittori tradotti in 26 lingue, definiti da L’Express francese «gli eredi di Umberto Eco» e dalla Frankfurter Allgemeine «la coppia letteraria italiana di livello internazionale». Ora siamo alla fase finale della gara, che ha come sostenitori Pupi Avati e Monica Guerritore. Si parte, ça va sans dire, da Firenze, lunedì 8, con Le Donne della Commedia si raccontano che, rispettando la tradizione del teatro di strada, sarà itinerante: da piazza Santa Croce (2 repliche a partire dalle 9.30) in piazza dei Donati (2 repliche dalle 11) e infine in via Santa Margherita, nello slargo del Museo Casa di Dante (2 repliche dalle 17.30). La compagnia femminile fiorentina composta da Vittoria Pacini (anche regista), Giorgia Stornanti e Costanza Zaru dell’Associazione AntigonArt Aps, in collaborazione con l’Estate Fiorentina, mette in scena un’ingegnosa trasposizione del funerale di Piccarda Donati: il nuovo podestà di Firenze, Guido il Vecchio, è il padre della sfortunata Francesca da Rimini; così la vicenda di Paolo e Francesca si rispecchia in quella di Piccarda, utilizzando echi da Romeo e Giulietta e Giulio Cesare di Shakespeare.
Il personaggio dantesco di Filippo Argenti, rivisto attraverso le note umoristiche delle Allegre comari di Windsor, sarà invece interpretato da Marco Bonucci a Siena (21 agosto). Mente nel Castello di Dante a Poppi la compagnia Accademia farà raccontare a Romeo Montecchi l’esilio di Dante e Guido Cavalcanti (29 agosto, da confermare). Oltre alle tre città toscane, le finali coinvolgono anche Verona, Roma, Cardile (Sa), Cagliari, Benevento, Vibo Valentia, Assisi, Sarzana e Ravenna, con la chiusura il 2 settembre. La premiazione il 14 settembre nel Globe Theatre di Roma, con un banchetto trecentesco.