Riscaldamenti rotti: «In classe fa freddo» Disagi in varie scuole, chi esce per protesta e chi ferma le lezioni
La Masaccio oggi è chiusa. Il preside: «Ritardi del Comune» Al liceo Pascoli prof e studenti nel cortile: «Qui fa più caldo»
Scuole al gelo a Firenze e nell’hinterland: le temperature si abbassano e gli impianti di riscaldamento vanno in tilt in moltissimi plessi, dalla primaria alle superiori. All’elementare Carducci (in zona Campo di Marte) ieri i bambini hanno fatto lezione con il cappotto, ma il freddo si fa sentire da giorni. «È stato allertato l’ufficio tecnico del Comune» spiega una comunicazione della scuola, nel frattempo in attesa che il guasto venga risolto «si raccomanda di vestire in maniera adeguata i bambini».
Disagi anche alla Montagnola e alla media Masaccio: qui oggi le lezioni saranno sospese per «un guasto all’impianto di riscaldamento e a causa di ritardi da parte del Comune per il ripristino dello stesso», scrive in una circolare indirizzata alle famiglie il dirigente scolastico Mauro Emanuele Piras. Ma com’è possibile che non siano stati effettuati almeno dei test agli impianti prima che arrivasse il freddo? Gli uffici tecnici di Palazzo Vecchio fanno sapere che «ci sono stati dei problemi tecnici che si stano risolvendo e si scusano con gli studenti e il personale scolastico».
Il freddo non risparmia nemmeno i plessi delle superiori. Al liceo Machiavelli il caldo non raggiunge i piani alti per un guasto che i tecnici non riescono ancora a risolvere, all’istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino si è registrato un malfunzionamento della caldaia e ieri mattina le aule risultavano inagibili per il troppo freddo. Il preside Francesco Ramalli ha deciso così di rimandare i ragazzi a casa. «Poco dopo il problema è stato risolto quindi le attività del pomeriggio e della sera sono riprese regolarmente». Il problema si era già verificato la settimana scorsa. Disagi anche al Sassetti Peruzzi: qui venerdì sia nelle sede di Firenze che in quella di Scandicci i termosifoni erano spenti e gli studenti a metà mattina sono stati rimandati a casa. Nella sede di Firenze il guasto è stato riparato in giornata, a Scandic- ci c’è voluto un po’ di più ma ieri mattina le aule erano calde. «Gli studenti pensavano che i termosifoni ancora fossero rotti e non sono entrati, ma gli ambienti erano a posto», dice il preside Osvaldo Di Cuffa.
Nella sede del liceo Pascoli di viale don Minzoni, per due settimane la scuola «è stata gelida, faceva più caldo fuori che dentro». Ieri il problema non era ancora risolto e gli studenti con alcuni professori per protesta sono usciti dalle classi per andare in cortile. «Questa è una protesta sia per il riscaldamento ma anche per il sistema scolastico che non funziona a quanto pare», dicono. Quello al Pascoli sembra essere il guasto più complesso da aggiustare. «In genere sono situazioni che si risolvono in breve tempo, per il Pascoli il problema è più grosso», spiega Massimo Fratini consigliere delegato della Città metropolitana, ente competente per gli
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La Città metropolitana Parleremo con la ditta che ha vinto l’appalto della manutenzione, stiamo facendo verifiche e valuteremo se far scattare le penali
edifici scolastici delle superiori. Al Pascoli i tecnici «stanno lavorando con la ditta che ha fornito le caldaie, per l’individuazione del problema, che sembra legato al circuito elettronico di collegamento, in modo da garantire al più presto una temperatura adeguata nelle classi». Della manutenzione degli impianti di riscaldamento scolastici si occupa un’unica ditta che ha vinto il bando della Città Metropolitana (per le superiori) sia quello del Comune (per la altre scuole).
La Città Metropolitana convocherà «urgentemente la ditta a un tavolo», dice Fratini. «Stiamo facendo verifiche, se non riescono a ottemperare ai termini contrattuali per quanto riguarda manutenzione e interventi, sicuramente partiranno le penali».