Niente Iv, Del Re verso la corsa solitaria E Funaro annuncia i primi nomi «civici»
La trattativa tra Pd e Movimento 5 Stelle è ancora al palo, mentre prendono una forma definitiva le divisioni nel resto del centrosinistra verso le elezioni comunali fiorentine: il gruppo guidato da Dmtrij Palagi si è chiamato fuori da ogni intesa, Firenze democratica e Italia Viva fanno capire che l’accordo fra loro non ci sarà, mentre Tomaso Montanari fa un appello ultimativo a tutti per unire le forze contro destra e Pd. Forze che però sembrano destinate a restare divise, come lascia presagire l’annuncio di Cecilia Del Re, che oggi spiegherà il proprio percorso elettorale.
In questa frammentazione potrebbe crescere il peso delle liste civiche dei due principali schieramenti. Ieri Sara Funaro (Pd) ha presentato alcuni dei nomi che animeranno una delle sue liste civiche, che saranno almeno due. C’è Carlotta Filardi, 39 anni, ex atleta, paziente oncologica che ha scelto di impegnarsi nel sociale. Nel 2015 la sua vicenda fece discutere, fu multata dall’Inps perché durante una visita fiscale non si era fatta trovare a casa: era in ospedale a fare la chemioterapia. L’allora sottosegretario Luca Lotti presentò la «legge Carlotta» per sanare quell’ingiustizia.
Filardi aveva già tentato la corsa 5 anni fa nella lista civica di Dario Nardella, senza essere eletta. Assieme a lei ci sarà Emanuele Amodei, imprenditore nel settore della formazione e della conservazione e restauro dei beni storici artistici; Carlotta Gremigni, 24 anni, studentessa di Filosofia (specializzanda in Intelligenze artificiali) e Riccardo Zanardo, quarantenne che opera da sempre nel mondo dello sport. L’ultimo nome fatto trapelare dall’entourage di Funaro è quello di Marzio Mori, 53 anni, responsabile immigrazione, giustizia e marginalità della Caritas di Firenze. Ancora nessuna ufficialità per gli altri nomi delle civiche di Funaro, ma rumors insistenti parlano della corsa di altri fiorentini provenienti da aree politiche non contigue al Pd, come dell’ex Forza Italia Marco Semplici e dell’avvocato Mattia Alfano, che ha avuto un’esperienza nel terzo polo.
L’incontro che a Roma avrebbe dovuto dissipare gli ultimi dubbi sull’intesa tra dem e 5 Stelle non ha mantenuto i propositi iniziali: l’alleanza è ancora al palo. Prova a inserirsi nell’impasse l’appello disperato di «11 agosto», l’associazione fondata da Tomaso Montanari: «Ci rivolgiamo al Movimento 5 Stelle, a Sinistra Progetto Comune, perché riveda il suo no pregiudiziale a un confronto programmatico anche con Firenze democratica. Invitiamo queste due forze — scrive lo storico dell’arte nel suo Ultimatum — a confrontarsi con 11 agosto, Firenze città aperta, Firenze democratica e con gli altri soggetti che in queste settimane hanno dialogato. Se questo appello non sarà raccolto, l’occasione del 9 giugno andrà perduta: ci permettiamo di richiamarvi a questa grande responsabilità».
Del Re e Saccardi, candidate sindaco per Fd e IV, rinnovano la loro stima l’una per l’altra ma parlano di «accordo non possibile» tra i due partiti. Ora rimane da capire se anche la corsa dell’ex assessora sarà solitaria o se godrà dell’appoggio di Montanari.