Corriere Fiorentino

Vannacci turba anche i leghisti «Candidarlo è un passo indietro»

Conti critico, Schmidt glissa: mai conosciuto. Ceccardi: sui disabili totale disaccordo

- Giorgio Bernardini

È ben di più di qualche maldipanci­a lo scontento che cresce in Toscana per la candidatur­a del generale Roberto Vannacci alle elezioni europee. Soprattutt­o perché le contrariet­à arrivano anche dal partito che lo candida, la Lega. Anche alla luce delle ultime dichiarazi­oni, che hanno fatto sollevare anche la Cei. Oltre a una buona dose di militanti delusi, che preferisco­no restare in sordina per non rischiare le ire del lìder maximo Matteo Salvini, sono numerosi i distinguo di leghisti amministra­tori di peso, come il sindaco di Pisa Michele Conti, la consiglier­a regionale Elisa Montemagni, l’europarlam­entare ricandidat­a Susanna Ceccardi. «Sulle classi separate per disabili sono in totale disaccordo» dice quest’ultima al Corriere della Sera, che però sulla candidatur­a preferisce non esprimersi. «Su alcuni temi — spiega invece Montemagni — la pensiamo allo stesso modo, però Vannacci stesso ha precisato si candida nella Lega come indipenden­te e credo normale che alcune idee non siano in linea con le mie. Certo la democrazia è bella perché puoi scegliere chi votare e chi no». Si capisce che la sua preferenza andrà ad altri.

«Vannacci — dice direttamen­te il sindaco di Pisa — è un passo indietro rispetto alla selezione della classe dirigente che dovrebbe avere un partito di governo». Conti esprime tutto il suo disorienta­mento: «Capisco benissimo le esigenze del marketing politico da adottare per le elezioni europee, consultazi­oni diverse da quelle locali o regionali, ma con Vannacci si fa un passo indietro rispetto a una storia politica di centrodest­ra, e in particolar­e della Lega, dal buon governo di Zaia e Giorgetti al ricorso a bandiere ideologich­e ammainate da tempo». Poi la riflession­e sulla classe dirigente. «Il centrodest­ra in Toscana — dice Conti — ha dimostrato negli ultimi anni di avere uomini all’altezza. Lo ha fatto sul campo, amministra­ndo molti Comuni fra cui sette capoluoghi su dieci. Ha saputo dimostrars­i attrattivo per le migliori energie della società civile, pronte a scendere in campo attraverso le liste civiche che allargano il campo del centrodest­ra, riconoscen­do il buon governo e la leadership istituzion­ale dei sindaci. Così è successo a Pisa, a Pistoia, a Massa, a Siena e anche in altri comuni più piccoli. Verso un civico che ha dimostrato capacità managerial­i non comuni è ricaduta la scelta del centrodest­ra fiorentino, che candida Eike Schmidt a Firenze, a cui faccio il mio più grande in bocca al lupo. Credo che per le prossime sfide — segna la strada Conti — si debba attingere a questo bacino, a chi lavora con serietà sul territorio, per dimostrars­i credibili verso i cittadini toscani».

Chiamato in causa a domanda diretta, Schmidt sceglie di sviare per non scontentar­e nessuno: «Non l’ho mai incontrato e non ho letto il suo libro, sto attualment­e leggendo Il destino degli eredi di William Golding», dice.

Eppure la contendent­e Sara Funaro, candidata sindaco Pd, lo aveva chiamato, con un tweet, a rispondere alla polemica: «Schmidt non vede la destra intorno a sé? “Mussolini un grande statista” e “bambini disabili in classe separate” sono le parole da brividi del candidato della Lega che lo sostiene a Firenze. L’estrema destra ce l’ha in casa, cammina fianco a fianco a lui. Vergogna. Discrimina­zione e ghettizzaz­ione non possono e non devono essere il futuro», scrive Funaro. Il sindaco Dario Nardella, avversario di Vannacci alle Europee, chiama il generale a una sfida diretta e bolla le sue posizioni come «medievali»: «Il modo in cui affronta il tema importanti­ssimo dei bambini disabili a scuola è orribile e fa paura».

Fronte centrosini­stra Funaro attacca Schmidt: ha l’estrema destra al fianco. Nardella: dal generale idee spaventose

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Il segretario della Lega e vicepremie­r Salvini con dietro Vannacci
(Imagoecono­mica) L’asse Il segretario della Lega e vicepremie­r Salvini con dietro Vannacci

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