Corriere Fiorentino

Striscione a fine Turandot: «Stop genocidio»

Livorno, il messaggio dal palco del Goldoni. Il centrodest­ra accusa: «Antisemiti­smo»

- Jacopo Storni

Alla fine della Turandot, lo striscione per Gaza con la bandiera palestines­e. È successo venerdì sera al Teatro Goldoni di Livorno, quando al termine dell’opera lirica, al momento dei saluti e degli applausi conclusivi, i protagonis­ti dello spettacolo hanno esposto lo striscione con scritto «Cessate il fuoco. Stop al genocidio», sventoland­o una bandiera palestines­e.

Sull’episodio, che ha creato varie polemiche, è intervenut­o il sindaco della città Luca Salvetti: «Si tratta di uno striscione più volte esposto in molti altri teatri d’Italia. Posso solo dire, con fermezza, che la linea di questa amministra­Non, zione comunale è sempre stata la stessa, manifestat­a dal primo secondo dallo scoppio della guerra, e cioè quella di mostrare convintame­nte la bandiera della pace, anche quando qualcuno chiedeva a gran voce l’esposizion­e della bandiera dello stato di Israele. Il concetto di stop alla guerra e di ricerca della pace mi trova assolutame­nte d’accordo. invece, su tutto il resto delle strumental­izzazioni politiche».

Accuse invece dal centrodest­ra: «Trovo grave e fuori luogo quanto avvenuto nel più importante luogo di cultura di Livorno» ha detto il giornalist­a Alessandro Guarducci, candidato a sindaco di Livorno per la coalizione con FdI, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Nuovo Psi, Azione, Lista Guarducci. Poi ha aggiunto: «Ancora una volta a Livorno è emerso drammatica­mente l’antisemiti­smo, diffuso a piene mani in questo periodo da una certa parte politica. Questa situazione fa davvero paura». Ecco perché, ha continuato, «solleciter­ò i parlamenta­ri di centrodest­ra di manifestar­e le necessarie interrogaz­ioni presso le sedi istituzion­ali. Sono d’accordo sul cessate il fuoco, ma perché non è stata esposta anche la bandiera di Israele accanto allo striscione?». Per Guarducci esiste «una pseudo-cultura che, a quanto pare, vuole politicizz­are a senso unico. Una pseudo-cultura che si riempie la bocca con l’antifascis­mo, ma che ha uno strano modo di concepire la democrazia. Una pseudo-cultura pacifista solo quando fa comodo».

Simboli Accanto alla scritta una bandiera palestines­e. Il sindaco Salvetti: «D’accordo con il cessate il fuoco, non con le strumental­izzazioni»

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(foto Massimo Seriacopi) Protagonis­ti Lo striscione e la bandiera palestines­e esposti alle fine della Turandot venerdì sera al teatro Goldoni di Livorno

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