Capucci neri, cinghie e catene Una banda spaventa la Versilia
Ragazzi tra i 18 e i 25 anni, tre blitz tra Viareggio e il Forte. L’ipotesi del gruppo ultras
Felpe nere, cappucci calati a nascondere il volto e mani armate di cinghie, pronti a colpire chiunque si metta sulla loro strada. Una banda dall’inizio di aprile spaventa ragazzi e gestori di locali della Versilia, da Viareggio a Forte dei Marmi, azioni riprese anche da brevi video amatoriali ma decisamente violenti. L’ultimo episodio in ordine di tempo si è verificato all’esterno di un noto locale della Darsena viareggina: qui la banda — composta da almeno cinquetrai18ei25anni—siè scontrata con il personale di sicurezza; ne è nato un violento parapiglia fra lanci di bottiglie e petardi, transenne divelte, cinghiate. Modalità più simili a tafferugli da stadio che a rissa in un locale notturno, che portano gli inquirenti a ipotizzare la vicinanza della banda al mondo del tifo organizzato, vista anche la «divisa» nera che caratterizza da tempo varie tifoserie violente in giro per l’Europa.
In un altro video amatoriale, girato all’esterno di una discoteca di Forte dei Marmi, si vedono questi ragazzi allontanarsi a volto scoperto dal luogo dello scontro, per poi coque prirsi il volto con i cappucci delle felpe, mentre un giovane di cui si sente solo la voce auspica che le telecamere di videosorveglianza li abbiano ripresi. Le forze dell’ordine sono al lavoro per risalire ai componenti della banda, proprio attraverso l’analisi delle immagini e il racconto dei testimoni oculari. Al momento il bilancio dei tre raid è di cinferiti, alcuni dei quali costretti a farsi curare al pronto soccorso: un addetto alla sicurezza, tre giovani avventori e la ragazza di uno di loro.
Quello che agli inquirenti appare certa è l’assenza di un vero movente dietro a questi blitz, se non la volontà di creare caos. In passato le forze dell’ordine anche di altri Paesi hanno individuato gruppi social dove ultras di varie nazionalità si rendevano protagonisti di raid violenti anche in contesti diversi dagli stadi, per poi postare le proprie gesta. Non è possibile dunque al momento escludere che possa trattarsi di qualcosa del genere anche per questa gang in azione in Versilia.
«Certo — commenta il sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi — si tratta di un fenomeno da monitorare con attenzione. E che desta ancora maggiore sensazione per il fatto di verificarsi in una zona tutto sommato ancora abbastanza tranquilla come la Versilia. La nostra polizia municipale è a disposizione — chiude Murzi — ma crediamo che per casi del genere siano più adatti carabinieri e polizia. Ecco perché, nel ringraziare le forze dell’ordine per il loro lavoro, auspichiamo un potenziamento dei loro organici e quindi dei controlli, soprattutto alla luce del fatto che fra poche settimane entreremo nella fase di alta stagione turistica e, con la fine delle scuole, di aumento dei ragazzi in giro».
Il sindaco Murzi Un fenomeno da monitorare con attenzione Servono più forze dell’ordine e più controlli, anche perché tra poche settimane inizia l’alta stagione turistica