Corriere Fiorentino

La coppa alle spalle

I problemi maggiori come sempre in attacco Pronto Kouame I viola in campo col Sassuolo per dimenticar­e l’eliminazio­ne di Bergamo e per non perdere l’ultimo treno europeo. Per Italiano turn over obbligato

- Matteo Magrini

Vincere per dimenticar­e e riprendere slancio. Vincere per restare aggrappati al treno che porta all’Europa, buttarsi alle spalle la mazzata di Bergamo e recuperare un po’ di fiducia in un serbatoio la cui spia l’altra sera segnava un’inevitabil­e rosso riserva. Se in tanti insomma in questi mesi e fin dall’anno scorso hanno parlato delle coppe come una specie di cura per rimediare ai malanni del campionato, stavolta il discorso si può ribaltare. Perché è vero, in un’ipotetica scala gerarchica degli obiettivi raggiunger­e la finale di Conference sta sicurament­e in cima ma nel calcio risultato chiama risultato.

Quella di stasera col Sassuolo insomma non è una partita banale. Al contrario. È l’occasione per dar seguito al successo di Salerno e per tentare di risalire la classifica ma anche, appunto, per ritrovare il sorriso e per avviarsi alla semifinale d’andata col Bruges con l’umore giusto. Del resto sarebbe inutile girarci attorno. Quella rimediata dall’Atalanta è stata una botte forte, che ha ovviamente lasciato il segno. Nello spirito, e nelle gambe. Per questo Vincenzo Italiano cambierà parecchio. Lo farà ovviamente pensando all’impegno di giovedì prossimo, ma anche perché tanti di quelli che sono scesi in campo l’altra sera non sarebbero in grado di dare il 100%. E per il mister in campo ci dev’essere sempre e comunque una squadra pronta a correre forte.

E così è facile immaginare un turno di risposo prima di tutto per quei giocatori che per giocare in Coppa Italia avevano dovuto e voluto stringere i denti. Il riferiment­o è a Nico Gonzalez, Beltran, Belotti e Bonaventur­a. E se il primo non aveva nessun infortunio da smaltire ma ha dimostrato per l’ennesima volta di essere tutt’altro che brillante, gli altri erano (e sono) tutti alle prese con acciacchi più o meno fastidiosi. Quello che sta meglio è probabilme­nte Beltran, mentre sia il Gallo (in particolar­e) che Jack sono usciti dal Gewiss a dir poco ammaccati. Certo, soprattutt­o pensando al centravant­i, per il mister la soluzione del problema non è semplice. Anzi.

Disperso Nzola (ormai sostanzial­mente ai margini della rosa) e con Barak che a

Salerno si è sacrificat­o ma ha sofferto tantissimo nel ruolo di falso nove, non resta che una soluzione: chiedere gli straordina­ri a «soldatino» Kouame. In fondo, era stato proprio lui una settimana fa a sbloccarla e a portare i tre punti sulla strada di Firenze. Assieme a lui Ikoné, Sottil e Castrovill­i, che sarebbe alla seconda da titolare di fila dopo uno stop di quasi un anno e che in questo rush finale di stagione può diventare una preziosiss­ima carta in più da calare sul tavolo. Perché ha caratteris­tiche uniche in rosa e perché può giocare da trequartis­ta, da mediano o da mezzala. A proposito. Non è da escludere che oggi si abbassi in mezzo al campo, lasciando in quel caso a Barak (l’escluso sarebbe eventualme­nte Duncan) il compito di supporto alla prima punta. È questo uno dei dubbi, mentre Maxime Lopez sembra essere in vantaggio su Arthur per un posto in cabina di regia.

Rotazioni anche in difesa, dove uno tra Faraoni e Kayode e Parisi dovrebbero sostituire Dodò e Biraghi. Dall’altra parte un Sassuolo mai così a rischio e che, nel 2024, ha vinto solo due volte. Una col Frosinone (il 9 marzo) e l’altra con la Fiorentina. Era il 6 gennaio ed è stato allora che le preoccupaz­ioni del mister pensando al girone di ritorno hanno trovato le prime conferme. Il mancato mercato di gennaio poi ha fatto il resto.

 ?? (LaPresse) ?? Tensione Vincenzo Italiano alle prese con le difficoltà di una rosa troppo corta per lottare fino alla fine su tre fronti
(LaPresse) Tensione Vincenzo Italiano alle prese con le difficoltà di una rosa troppo corta per lottare fino alla fine su tre fronti

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