Alluvione, l’allarme degli amministratori Pd
Dopo sei mesi ancora pochi rimborsi: «Il governo gioca con la fiducia della gente»
«Ora si sta giocando con la fiducia delle persone, serve che il governo dia un segnale». Prato e i Comuni della sua provincia si stanno faticosamente rialzando dalle conseguenze dell'alluvione dello scorso 2 novembre. Mentre si attende un nuovo commissario si sa poco sui soldi della ricostruzione — interventi che ammontano a 1,1 miliardi di euro — e i rappresentanti del Pd nelle istituzioni ieri hanno protestato contro l'esecutivo.
Il grido d'allarme arriva dall'epicentro della sofferenza, Prato. Dove, in piazza del Comune, si sono ritrovati rappresentanti delle istituzioni di tutti i livelli. La richiesta è quella di ricevere finanziamenti: sia la parte di restituzione rispetto a quanto già speso da amministrazioni, imprese e famiglie, sia la parte di investimenti per ridurre il rischio idrogeologico ed effettuare i piani di adattamento del territorio: «Almeno un po' di rimborsi e ristori, dopo che sono passati sei mesi dall'alluvione, è legittimo chiederli. I soldi delle amministrazioni locali — dice Matteo Biffoni, che è anche presidente toscano dell'Anci — finiscono, non abbiamo disponibilità infinita. Come Comune abbiamo speso 11 milioni, ma se non arrivano sostegni da Roma faremo fatica a mettere rapidamente in sicurezza tutto, soprattutto in un periodo come quello estivo, indicato per fare questo tipo di lavori. Senza contare i rimborsi alle famiglie alle imprese: anche quelli non sono arrivati».
Tra coloro che sono intervenuti, l'assessora regionale all'Ambiente Monia Monni. Che spiega: «Abbiamo investito come Regione 165 milioni di euro, serviti a intervenire in somma urgenza. Di queste somme abbiamo visto restituiti circa 33 milioni, ma abbiamo un impegno del governo a intervenire con altri 88 milioni e aspettiamo il decreto a giorni. Non c'è certezza su tutto il resto: c'è un emendamento pronto ma è inefficace perché è scritto male, non dice chi gestirà queste risorse».
Infine il deputato Marco Furfaro, che fa «appello alle destre affinché collaborino» perché «il territorio arriva prima dei partiti». Nessun commento, invece, riguardo alla mancata nomina del commissario straordinario per la ricostruzione, un ruolo che il Pd aveva rivendicato per il commissario all'emergenza — il presidente della Toscana Eugenio Giani — ma che il centrodestra sembra indirizzato a destinare all'attuale commissario per l'alluvione dell'Emilia Romagna, il generale Francesco Paolo Figliuolo.
Biffoni Se non arrivano sostegni da Roma faremo fatica a mettere rapidamente tutto in sicurezza