Corriere Fiorentino

I ricordi preziosi di un nonno quasi centenario

La guerra, la famiglia, gli amici: l’emozionant­e autobiogra­fia di Aldo Alberto Bonan

- Francesca Tofanari

Cronache Marziane èil racconto di una vita, ma è anche un pezzo di storia d’Italia. Sono le parole di «un nonno quasi centenario» racchiuse in un testo che è un dono prezioso per i nipoti, ma anche per chiunque avrà la fortuna di leggerlo.

Parole che Aldo Alberto Bonan mette sul foglio con la delicatezz­a di chi è arrivato a un punto della sua esistenza in cui tutto diventa fragile, anche i ricordi. «Sono giunto a un momento della mia vita in cui scompaiono improvvisa­mente nomi e fatti del passato», scrive all’inizio del suo libro edito da Porto Seguro, e li ricerca in un vecchio diario e in un’altra opera di quando aveva vent’anni. Così, tornano alla luce persone e fatti: incontri straordina­ri, come quelli con Pampaloni e Montanelli; affetti vissuti e poi perduti; amicizie e amori che si intreccian­o agli orrori della guerra, in un lungo percorso che comincia con un bambino amato e felice, sulle acque del Lago d’Iseo. Curioso, amante fin da piccolo della lettura, dei classici, come il padre farmacista del paese, circondato dall’affetto dei genitori, della cara mamma e del nonno paterno i cui «occhi rifletteva­no il cielo imbronciat­o delle montagne perché raramente erano ridenti, anche se, in fondo in fondo, il suo sguardo era dolce»; dello zio che lo accoglie in casa durante la guerra.

Un bambino cresciuto in «un mondo sereno fatto di piccole cose che ti restano nel cuore» fino a un lunedì di Pasqua del 1943, a cui «seguirono giorni nei quali la tristezza aveva il sopravvent­o sulla gioia di vivere». Anni che lo metteranno di fronte a dure prove, forgiando un ragazzo e poi un uomo che nonostante abbia più volte visto la morte in faccia, sia arrivato a perdere tutto, ha trovato la forza per andare avanti, per proseguire gli studi, per diventare un medico stimatissi­mo in Toscana, evocata tra le pagine da Montale a Siena, da Castiglion­cello a Forte dei Marmi alla sua Firenze. Una persona buona e gentile, come traspare dal ricordo degli amici, della sua famiglia; che non ha mai perso il suo spirito, con una grande fede. Il finale, tutto per l’adorata moglie Giovanna, è una riflession­e sulla vita e sulla morte, un desiderio di restare ancora sulla terra, con la serenità di poterla lasciare, consapevol­e che non perderà i suoi affetti più cari. «Il mio spirito allora si placa e guarda sereno verso l’alto nella speranza di un’eternità senza rimpianti né malinconie, ma ricca di amore che sarà così tanto da ricongiung­ermi su questa Terra per vivere ancora con quanto pensavo di aver perduto».

 ?? ?? Insieme Aldo Alberto Bonan a passeggio con la nipote
Insieme Aldo Alberto Bonan a passeggio con la nipote

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy