Sul Pd fiorentino il fuoco amico di Marino e Bonelli
L’ex sindaco di Roma critica Nardella, il leader dei Verdi attacca Giani sul rigassificatore
«E menomale che siamo alleati…», provano a stemperare vari esponenti politici al termine dell’incontro su Europee e Comunali fiorentine alle Murate, dove i Verdi hanno bombardato gli alleati del Pd su tutta la linea sotto lo sguardo incredulo dell’ex capogruppo dem in Consiglio comunale Nicola Armentano. Il capolista di Verdi-Sinistra nella circoscrizione Centro, l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, ha messo nel mirino il sindaco uscente Dario Nardella rievocando i veleni del suo addio al Pd; il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, non ha risparmiato una serie di stoccate sull’ambiente al governatore toscano Eugenio Giani e anche alla segretaria Elly Schlein. «Ci sono alcuni che credono nella distribuzione dei posti nei Comuni secondo le tessere di partito, nella necessità di acquistare armi invece di investire sulla sanità, e magari hanno votato Nardella. Gli elettori Pd devono riflettere se non ci sia un modo migliore di governare», esordisce Marino riaprendo il fronte di scontro con il sindaco che risale a un decennio fa. «Non ce l’ho con Nardella — aggiunge a precisa domanda — anche se nel 2015 mi disse che ero un ladro, il garantismo del Pd è una cosa interessante. Io venni attaccato da lui che essendo avvocato dovrebbe sapere bene la differenza tra avvisi di garanzia e condanne, io l’ho denunciato e ora c’è il processo». Poi è il turno di Bonelli che boccia l’azione di Giani: «Ci sono tutta una serie di iniziative che non condividiamo del presidente come ad esempio pensare che le politiche basate sul gas ovvero il rigassificatore a Piombino siano la soluzione, è sbagliato». Anche perché, sottolinea, «c’è un problema ed è quello che voglio segnalare a Schlein: l’ambiente non può essere un esercizio di stile o un brand da esercitare in determinati momenti quando a livello locale sindaci o governatori Pd vanno nella direzione opposta». Tutto questo però, precisa Bonelli, «non vuole creare una frattura ma creare una interlocuzione costruttiva con il Pd».
Vecchie ruggini Il capolista di Verdi-Sinistra alle Europee: «Nel 2015 Nardella mi disse che ero un ladro, l’ho denunciato e ora c’è il processo»