Corriere Torino

Munno, il medico delle dipendenze che sapeva curare le anime tormentate

- Di Lorenza Castagneri

In pensione da novembre, nonno da qualche mese, una moglie e tre figli unitissimi. La vita del professor Donato Munno sembrava perfetta. Una serenità spezzata sabato pomeriggio, quando un malore ha portato via all’improvviso lo psichiatra dell’ospedale Molinette e docente dell’università di Torino. Aveva 71 anni. Per il mondo della sanità torinese, in particolar­e della Città della Salute, è un lutto tremendo. Perché Munno ha sempre saputo distinguer­si. Per la competenza, ma soprattutt­o per l’umanità e per la generosità. E per non volersi mai tirare indietro. «Ha fatto i turni di guardia fino alla fine, alla soglia della pensione. Non voleva assolutame­nte i privilegi», commenta il collega e amico di una vita, Vincenzo Villari.

Molti lo ricordano come lo

psichiatra di Gianluca Pessotto. Era il luglio 2006 e nei giorni del ricovero dell’ex calciatore della Juventus seguiti al suo tentativo di farla finita, fu proprio Munno il primo a cercare di curare la terribile malattia dell’animo che aveva spinto Pessotto a quel gesto.

«Gradatamen­te lo stiamo portando a ricordare e a ripercorre le ore che ha nascosto a se stesso. C’è bastato poco per comunicarg­li la notizia. Ora è molto motivato a curarsi. La prende come una sfida sportiva, ma ha bisogno di un coach. La forza ce l’ha», diceva Munno all’epoca, quando i bollettini sanitari erano quasi quotidiani.

Ma la sua attività andava molto oltre. Prestava assistenza in tutti i reparti ospedalier­i ai ricoverati, gestiva un ambulatori­o molto frequentat­o, aveva uno studio privato. Si occupava soprattutt­o di dipendenze. Da quella dalle droghe a quella dal gioco d’azzardo fino alla dipendenza da Internet. «In questo settore era un esperto. Lascia un grande vuoto. La sua scomparsa ci ha fatto restare senza fiato» prosegue Villari.

Munno si è sentito male sabato pomeriggio. All’inizio sembrava un dolore passeggero tanto che il medico era atteso a casa di una delle figlie, da cui però non è mai arrivato. I suoi funerali saranno celebrati domani alle 11 nella chiesa di San Massimo.

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