Corriere Torino

Tav e sanità, Salvini lancia la sfida

Il ministro dell’interno attacca sulle liste d’attesa. «E abbiamo ripulito la vergogna dell’ex Moi» Il leader della Lega apre la campagna elettorale di Cirio. Ma l’atteso bagno di folla non c’è

- Guccione, Ricci, Sola

«L’ho detto a Biella, e Chiamparin­o sì è offeso. Ma pazienza, lo ripeto qui, a Torino: se la Lega vincerà in Piemonte, la Tav si farà», esordisce Matteo Salvini dal palco di piazza Carlo Alberto. I selfie: tanti, tantissimi. Ma il bagno di folla in cui qualcuno aveva sperato, tanto da decidere di spostare all’ultimo il comizio del «Capitano» dalla comoda sala dell’hotel Golden all’aperto, non c’è stato. O almeno: non è certo paragonabi­le alle ultime mobilitazi­oni di piazza (quelle Sì Tav) che Torino ha conosciuto. Il «Capitano» ha spiegato così: «In tv davano Inter-juve e Ballando». In piazza a sentire Salvini molti delusi dalla sindaca Chiara Appendino».

«L’ho detto a Biella, e Chiamparin­o sì è offeso. Ma pazienza, lo ripeto qui, a Torino: se la Lega vincerà in Piemonte, la Tav si farà», esordisce Matteo Salvini dal palco di piazza Carlo Alberto.

I selfie: tanti, tantissimi. Ma il bagno di folla in cui qualcuno aveva sperato, tanto da decidere di spostare all’ultimo il comizio del «Capitano» dalla comoda sala dell’hotel Golden all’aperto, non c’è stato. O almeno: non è certo paragonabi­le alle ultime mobilitazi­oni di piazza (quelle Sì Tav) che Torino ha conosciuto. Davanti alla facciata ottocentes­ca del museo del Risorgimen­to ci sono un migliaio di persone o poco

più. E quatto bandiere appena.

E dire che i vertici regionali del partito avevano motivato la decisione in nome dell’ «entusiasmo che fa prevedere l’affluenza di centinaia di amministra­tori e di migliaia di persone da tutto il Piemonte». Di torinesi in piazza, in effetti, ce ne sono pochi: in tanti vengono da Alessandri­a, dal Vco, da Cuneo.

Il clima è insolitame­nte freddo, parlano i responsabi­li provincial­e, Alessandro Benvenuto, e regionale, Riccardo Molinari. Presentano le decine di candidati nei Comuni e nelle Regioni, tutti accorsi per il «Capitano». E solo quando arriva lui, Salvini, alle nove e mezza di sera passate, la piazza avverte un sussulto. Scatta l’applauso più forte. E l’altoparlan­te attacca: «Vincerò, all’alba vincerò». «Abbiamo sfidato Inter-juve e Ballando con le stelle — scherza subito — non è da poco essere qui stasera, grazie a tutti voi».

È qui, Salvini, perché vuole il Piemonte. «E non è semplice, in una piazza come questa, a Torino», ammette poco prima, dallo stesso palco, il responsabi­le organizzat­ivo piemontese, Alessandro Pansa. La città della Mole non è mai stata filo-leghista. E non a caso, dalla folla si alza una voce: «Fascista, fascista», urla una ragazza. «Un bacione, sorella mia, e tanta Nutella», replica il leader.

L’obiettivo della serata è un altro: rassicurar­e i torinesi sulla Torino-lione, e attaccare Chiamparin­o (diventato all’improvviso temibile) sugli altri fronti, dalle «liste d’attesa ai reparti ospedalier­i chiusi anche a Torino». Una città per la quale rivendica di aver speso «soldi e uomini pe ripulire la vergogna dell’ex Moi».

Per il vicepremie­r (che non cita mai il candidato presidente del centrodest­ra, Alberto Cirio, pure presente) «Chiamparin­o è nervoso, passa il suo tempo ad attaccare me e la Lega quando dovrebbe spiegare cosa ha fatto di bello in questi cinque anni». E ammonisce: «Mandiamolo a casa, come abbiamo mandato a casa Fassino». Un lapsus, dato che tre anni fa non è stata la Lega a vincere, ma il M5S? No, di certo: semmai il ricordo del suo appoggio, al secondo turno, a Appendino, con la quale dice di «essere contento di aver collaborat­o» per «ripulire le vergogne» della città e «tenere a bada, molte volte, quei cretini dei centri sociali». «Quattro zecche — dice riferendos­i alle scritte di minaccia sui muri torinesi — di cui non ho paura».

Meglio non farsi illusioni, però. «Non diamo nulla per scontato — avverte il segretario piemontese, Molinari —: dobbiamo impegnarci, voto su voto, per cambiare il Piemonte».

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