Lovers, biglietti in crescita del 30% «Vince il cinema, non solo il tema»
Lovers è stato un successo. Lo dicono i numeri e lo conferma Sergio Toffetti, presidente della Mole. «Quest’anno è stato un festival di cinema», dice commentando i dati della 34esima edizione che si è chiusa domenica registrando una crescita del 30 per cento. E questo vale sia per il pubblico, sia per gli incassi. «La corrispondenza tra incassi e presenze sta a significare che sono ingressi effettivi ai film, perciò l’interesse è aumentato». L’ultimo anno di Irene
alla direzione (la nomina del successore è stata rinviata all’8 maggio) ha portato buoni frutti, nonostante l’avvio turbolento del 2017, inaugurando così un trend di crescita.
Gli introiti economici dai biglietti hanno addirittura superato quelli ipotizzati nel bilancio previsionale, che ammontavano a 20.450 euro, e hanno toccato la quota di 26.323 euro. E anzi, stando a quanto detto da Toffetti, il festival sarebbe anche riuscito a risparmiare qualcosa sulla spesa preventivata. «Quest’anno si è avuta come l’impressione che fosse un festival con una sua forza scientifica costante. Ovviamente anche i festival tematici devono avere un collegamento al fatto che sono fatti di film. È importante il cinema, non solo il tema». E sarebbe stato questo a richiamare pubblico, che senza la presenza degli eventi esterni, a differenza del passato, sfiora così le 28 mila presenze. Ma c’erano anche gli ospiti, come Helmut Berger, Serra Yilmaz, Monica Guerridionisio tore, Arturo Brachetti. E poi Pino Strabioli, da qualche anno conduttore delle aperture e delle chiusure del festival, ma anche Neri Marcoré, Iaia Forte, Michela Murgia.
«Irene — sottolinea il presidente del museo — ha chiamato personaggi importanti, come Alba Rohrwacher (quest’anno in veste di madrina, Le code
È cresciuto il pubblico e anche gli incassi, a dimostrazione del fatto che si tratta di ingressi effettivi in sala per i film ndr) e Giancarlo Giannini, che è venuto a ricordare Fassbinder». Poi Asia Argento, arrivata in concomitanza con il festival per inaugurare una mostra al Museo del Cinema, composta dalle sue polaroid.
Per il futuro del festival si guarda ora al prossimo Comitato di gestione dell’ente di via Montebello, previsto per l’8 maggio, che fra le altre cose dovrebbe nominare ufficialmente il prossimo direttore. In pole resta Vladimir Luxuria, ma non sono esclusi colpi di scena. E non solo. A breve anche il Museo del Cinema dirà qualcosa a proposito del proprio bilancio. Toffetti non nasconde un certo entusiasmo. «Comunicheremo con soddisfazione i dati del 2018», annuncia. Resta, intanto, il bel risultato di Lovers, che si attendeva da tempo.