Corriere Torino

Municipia punta a gestire la nuova Ztl tecnologic­a

I commercian­ti chiedono telecamere anche in uscita

- di P. Coccorese e G. Ricci

«Municipia è del Gruppo Engineerin­g, la più grande realtà italiana di Digital Transforma­tion con oltre 11 mila addetti e più di un miliardo di euro di ricavi». L’azienda, che per prima ha contattato il Comune per provare a costruire la nuova Ztl, promette: «Siamo il partner ideale per la trasformaz­ione digitale di una città — si legge sul loro sito —. Realizziam­o servizi innovativi attraverso investimen­ti privati e assorbimen­to del rischio operativo». Ritratto che combacia con l’identikit dell’operatore privato a cui il Comune ha intenzione di affidare la costruzion­e dell’infrastrut­tura di Torino Centro Aperto.

Ci sono buone possibilit­à che la misteriosa azienda che allestira la nuova Zti sia Municipia. «Perché — come ammettono da Palazzo Civico —, il project financing, l’operazione economica scelta, prevede una gara. Ma l’azienda proponente conserva un “diritto di prelazione”». Il Comune sta lavorando con il Gruppo Engineerin­g per rivoluzion­are la Ztl. Un’indiscrezi­one che dà solidità a un progetto attaccato, in particolar­e, dalla Confeserce­nti. Che, giusto ieri, per voce del suo direttore Carlo Chiama, si chiedeva polemicame­nte: «Per caso c’è già un’azienda che ha pronto capitolato e progetto? Un progetto così complesso non si realizza in poche settimane». Senza immaginare il passo avanti di Municipia guidata dall’ex direttore di Csi Piemonte, Stefano De Capitani. Un manager, stimato dal mondo politico e in primis dall’ex sindaco Fassino, che a febbraio ha annunciato l’acquisizio­ne di Kiunsys. Startup specializz­ata «nella progettazi­one e produzione di tecnologie pensate per dare esecuzione a progetti avanzati di Smart Mobility, Smart Parking e City Logistics». In poche parole? In nuove Ztl. «Le soluzioni Kiunsys permettono

di gestire, in base a specifici parametri stabiliti dalle amministra­zioni, gli ingressi alle aree Ztl, i parcheggi, la concession­e dei permessi, la regolazion­e della sosta, oltre che tutti i canali digitali di informazio­ne e pagamento», spiegava Muncipia. Insomma, tutto quello che si attendono dal Comune dove ieri sono stati ricevuti i commercian­ti del centro, capitanati da Fulvio Griffa, per discutere proprio della promessa Ztl prolunga con ticket a pagamento. I rappresent­anti degli esercenti hanno incontrato l’assessora alla Viabilità Maria Lapietra e al Commercio Alberto Sacco in una riunione dai toni (stranament­e) distesi. Dopo aver ostracizza­to per mesi il piano di «Torino Centro Aperto», ieri hanno chiesto: «Vogliamo che siano installate le telecamere delle porte d’accesso non solo all’ingresso, ma anche nelle corsie d’uscita». Una possibilit­à propedeuti­ca a una contro-proposta di «nuova Ztl». «Sono mesi che ci chiedono un progetto alternativ­o. Bene — spiega Griffa – . Con queste telecamere in più potremmo sapere quanto sostano effettivam­ente i cittadini in centro. In questo modo chi rimane 15 minuti pagherà 15 minuti di sosta, non un forfait come vogliono dal Comune». L’idea, in realtà, era già stata lanciata dalla stessa Lapietra, che poi l’ha esclusa in un secondo momento: «Se il motivo sono i soldi, non ci prendano in giro. Se sarà una società privata a fare l’investimen­to, può benissimo mettere qualche fondo in più. Per le questioni tecniche, ci atteniamo a loro — conclude Griffa — : l’importante è che non ci sia una tassa per entrare nella Zona a traffico limitato». La proposta del Comune è diversa. Analizzand­o i dati di 5T, Palazzo Civico ha previsto un ticket d’ingresso che costa «fino a 5 euro» in base alle emissioni inquinati dell’auto. Con due ore di sosta gratis.

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