Corriere Torino

Lui, lei e un libro leggere insieme è la prova regina dell’affinità

- di Guido Catalano

Una delle cose più romantiche che io abbia visto nella mia vita ha a che fare con un libro e due ragazzi. Un ragazzo e una ragazza per la precisione. Vi scrissi anche una poesia. Non ero al Salone del Libro quando mi ci sono imbattuto, ma come vi ho detto, uno dei protagonis­ti di questa storia è un libro, dunque siamo senz’altro in tema. Ero in treno e davanti a me c’erano un ragazzo e una ragazza. Erano giovani. Lei aveva i capelli biondi, corti, lui gli occhiali. Leggevano, come spesso capita nei treni. No, in realtà negli ultimi tempi vedo sempre meno gente leggere in treno; per lo più le persone guardano i loro telefonini o dormono. Comunque bando alle malinconie. Questi due giovani ragazzi leggevano un libro, ma la cosa che mi ha colpito è che leggevano assieme lo stesso libro. Lei lo teneva in mezzo e sfogliava lentamente le pagine. Erano davvero ben sincronizz­ati e, se la ragazza girava pagina in anticipo, lui le sfiorava la mano, lei sorrideva e lo attendeva. Ed io, in quello scompartim­ento di treno, ho pensato che siam capaci tutti di guardare un film assieme, un concerto o uno spettacolo teatrale, ma non avevo mai visto leggere un libro in questo modo. Un modo di leggere davvero bello e intimo, tanto che ho pensato che questi due ragazzi dovevano volersi parecchio bene, probabilme­nte si amavano. Li ho anche un po’ invidiati in quel treno dove, in effetti, io ero solo e da solo leggevo il mio, di libro. Questo aneddoto d’amore librario per dirvi che se in questi giorni vi troverete al Salone del Libro di Torino con qualcuno che vi piace, ecco, io vi consiglier­ei di proporgli questa cosa a tre: voi, lei o lui e il libro.

Secondo me funziona.

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