Corriere Torino

Antirazzis­mo, la Juve saluta l’unesco

Dopo 10 anni arriva lo stop alla collaboraz­ione. E c’è un’intera squadra sul mercato

- Bettoni, Borioni

Non l’ha presa bene Maria Paola Azzario, presidente del Centro per l’unesco di Torino. Non capisce il motivo. Il club bianconero non intende proseguire la collaboraz­ione per i progetti «Un calcio al razzismo», avviato nel 2009 e «Gioca con me». «Tutto senza preavviso, lecito, ma ci siamo rimasti male». E per tenere in piedi i progetti ora spera di coinvolger­e l’inter. Mentre il club ha undici giocatori sul mercato, da Perin (Aston Villa) a Higuain (verso la Roma).

Alla Juve c’è un’intera squadra al centro di voci e trattative di mercato. Non tutti partiranno ma il destino di qualcuno è già segnato mentre altri dipendono dalle offerte in arrivo sul tavolo e sul telefonino del ds Fabio Paratici, che in queste ore ha il dossier Mattia Perin in cima alla sua lista. Sfumato il trasferime­nto al Benfica, ora la Juve sta trattando con l’aston Villa. Le condizioni del trasferime­nto non cambiano: 15 milioni di euro per la cessione a titolo definitivo; in queste ore stanno andando avanti i contatti tra i due club.

Ma in vendita c’è una squadra. In difesa c’è sempre il Manchester City su Joao Cancelo anche se Guardiola deve prima cedere Danilo. Pep ha

ammesso che i Citizens potrebbero fare un altro colpo prima della fine del mercato che in Inghilterr­a termina l’8 agosto. Anche Luca Pellegrini, che in settimana è rientrato a Torino, ha richieste per lasciare i bianconeri, sebbene in prestito. Sia Cagliari che Sassuolo lo prenderebb­ero per una stagione mentre in mezzo occhi sempre puntati su Merih Demiral e Daniele Rugani. L’agente del turco ha chiuso la porta al trasferime­nto («Resterà alla Juventus, non sarà ceduto né a titolo definitivo né in prestito»), ma il pressing della Roma resta forte e il prezzo che ne fa la Juve alto: 40 milioni di euro. Stessa valutazion­e di Rugani che dopo Milan e Roma è finito nel mirino dell’arsenal. I Gunners cercherann­o però di prendere il calciatore in prestito visto il limitato budget a disposizio­ne.

La situazione di entrambi i difensori è comunque legata alle condizioni fisiche di Giorgio Chiellini. Il capitano si è già fermato per i soliti acciacchi al polpaccio e alla Continassa si vogliono evitare i problemi emersi un anno fa dopo l’addio di Medhi Benatia.

In mezzo al campo cercano una nuova destinazio­ne Sami Khedira e Blaise Matuidi. Il tedesco ha messo in stand-by la richiesta del Fenerbaçhe e nel frattempo hanno fatto capolino Fiorentina e Wolves con la Premier che resta destinazio­ne più gradita. In Inghilterr­a potrebbe ritrovare anche Matuidi che piace allo United ma è cercato anche dal PSG, dove tornerebbe volentieri.

Ma il reparto più caldo è l’attacco. Gonzalo Higuain continua a respingere gli assalti della Roma mentre Mario Mandzukic ha detto di no ad offerte dalla Cina ed è in attesa di una mossa da parte di Everton o Borussia Dortmund. Moise Kean e Paulo Dybala sono quelli con più mercato. Il primo può partire per 40 milioni a patto che i bianconeri ne mantengano il controllo con una clausola di recompra. Dybala, invece, piace al Manchester United che lo prenderebb­e al posto di Romelu Lukaku. Non a caso, in queste ore, si parla di uno scambio tra i due attaccanti visto che i bianconeri valutano l’argentino almeno 80 milioni di euro. Dybala deciderà il suo futuro solo dopo il colloquio con Maurizio Sarri. Se capirà di non essere centrale nel progetto, si guarderà attorno. Poi c’è anche Marko Pjaca ma ad oggi la priorità della Juve è recuperarl­o fisicament­e prima di trovare acquirenti. Tutte le cessioni porterebbe­ro in dote un tesoretto da 250 milioni di euro. Ne basterebbe­ro molti meno per prendere sia Mauro Icardi che Federico Chiesa. Ma anche loro dipendono dalle partenze in casa Juve. Paratici ha un’intera squadra da cui pescare.

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Presidente Andrea Agnelli, 43 anni
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