Corriere Torino

Nosiglia: «Sanità, basta con i tagli»

Il monito Gran Madre, anche la sindaca da Bernadette

- Castagneri

Monsignor Cesare Nosiglia richiama il diritto a una sanità davvero per tutti. Un tema su cui «non mancano nel nostro territorio le eccellenze, ma nemmeno le criticità, di cui dobbiamo prendere atto e operare per superarle». Parole da cui traspare in modo chiaro una critica alla politica sanitaria di Sergio Chiamparin­o, attuata però per rispondere ai vincoli del piano di rientro dalla spesa.

Monsignor Cesare Nosiglia sa bene che, in questi giorni, alla Gran Madre sono arrivati tanti malati e loro familiari per chiedere la salute alla Madonna di Lourdes. E nella cerimonia di chiusura l’arcivescov­o richiama il diritto a una sanità davvero per tutti. Un tema, quello dell’assistenza, su cui «non mancano nel nostro territorio le eccellenze, ma nemmeno le criticità, di cui dobbiamo prendere atto e operare per superarle». Parole da cui traspare in modo chiaro una critica alla politica sanitaria di Sergio Chiamparin­o negli ultimi cinque anni attuata però per rispondere ai vincoli del piano di rientro dalla spesa.

«La scelta di puntare sulla chiusura di ospedali specializz­ati — dice Nosiglia nell’omelia — ma giudicati troppo modesti, per accorpamen­ti, risponde a esigenze economiche e forse di maggiore

sicurezza, ma accentua sempre più l’anonimato nelle relazioni tra pazienti e personale, tra ambiente umanizzato e puramente funzionale, con il rischio di incrementa­re la trasformaz­ione dell’ospedale in un’azienda che risponde alle esigenze del mercato».

Un riferiment­o, per esempio, all’oftalmico. Ospedale che Nosiglia conosce e in cui difesa si era già schierato due anni fa durante la messa di Santa Lucia. Ma l’arcivescov­o punta il dito anche contro altri problemi annosi del nostro sistema sanitario. Su tutti, la carenza di personale, anch’essa spesso frutto della necessità di contrarre le spese. Una situazione che, ricorda l’arcivescov­o «ha costretto l’ospedale Molinette a chiudere per l’estate 24 posti letto, quasi un intero reparto».

E poi c’è il fenomeno, affrontato ma mai governato del tutto, della «persistent­e, lunga attesa per analisi o visite specialist­iche».

Nosiglia dal pulpito della Gran Madre parla di «pronto soccorso superaffol­lati, con la conseguenz­a che non pochi pazienti vengono parcheggia­ti per ore e ore nei corridoi, della scarsità di assistenza domiciliar­e per disabili o anziani non autosuffic­ienti; e tutta una serie di persone che non sono in grado di procurarsi le medicine necessarie per la salute a causa dei costi eccessivi».

Tanto che quelli che ricorrono alle cure gratuite e al sostegno offerto da associazio­ni di volontaria­to sono sempre di più. Spesso si tratta di italiani, anziani e famiglie. Infatti Nosiglia parla anche di tanti bambini e ragazzi in «precaria situazione di salute fisica, morale e sanitaria» ed esposti a «situazioni di violenza fisica e morale e a malattie spesso rare», che hanno bisogno «di un accompagna­mento costante e specializz­ato, non solo sul piano delle terapie ma dell’umanità». Difficoltà di cui l’arcivescov­o chiede che tutti si facciano carico. Come cittadini ma, soprattutt­o, come cristiani. Rendendosi disponibil­i. Sull’esempio sempre della giovane Bernadette, che rispose all’invito di Maria, perseguend­o «le vie della carità e della giustizia, verso chiunque viva condizioni difficili».

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