Venti milioni per gas, palestre e parcheggi
A Chiomonte aspettano interventi per 20 milioni
Dai pannelli fotovoltaici al metanodotto, dai parcheggi per i futuri lavoratori della Torino-lione ai nuovi lampioni. Chiomonte spera nei fondi per le opere di compensazione della nuova tratta ferroviaria transfrontaliera che il governatore Alberto Cirio si è impegnato a far arrivare nella Val di Susa. Si tratta in tutto di 98 milioni di euro, 10 dei quali stanziati dal Cipe nel 2012 specificatamente per Susa e Chiomonte; 35 invece richiesti a febbraio e mai arrivati (15 sono solo per Chiomonte); restano, per arrivare al totale, i 56 milioni che stanno a cuore del presidente della Regione.
«E poi c’è il Piripic, Piano di riqualificazione immobiliare Chiomonte, in cui diamo fino a 40 mila euro a fondo perduto al proprietario che vuole destinare un alloggio alle maestranze del cantiere — aggiunge Roberto Garbati, sindaco del paese e coordinatore del programma Chiomonte 2025 —. Il progetto si chiama “Maison de l’habitat” e si autofinanzia perché con il flusso di cassa dei canoni di locazione i proprietari si pagano i mutui di ristrutturazione delle case». Ci sono già accordi con Banca Prossima e si sta affinando il censimento delle strutture: secondo i calcoli del primo cittadino solo a Chiomonte possono arrivare fino a 350 lavoratori nel momento di massima intensità del cantiere e gli alloggi disponibili sarebbero oltre
550 (Chiomonte 2025 ne stimava 350).
Intanto i chiomontesi possono già contare su una prima parte di riscaldamento a metano, un paravalanghe a Verger e una rete elettrica della Aem Chiomonte rinnovata. Sono invece ben 39 le opere ancora sulla carta e che dovrebbero cambiare il volto al paese montano, epicentro, con lo scavo, anche della protesta No Tav. Quindici di queste valgono i 15 milioni di cui sopra più altri 5 che dovrebbero rientrare nei famosi 56. L’intervento più pesante, in termini di finanziamento, è il completamento della metanizzazione dell’intero comune (3,1 milioni) a cui si accodano l’asfaltatura del primo lotto della strada del Frais (2,9 milioni) e il nuovo impianto idroelettrico di Combascura e Mollieres (2,3 milioni). Ci sono anche ben 2,2 milioni per la piantumazione di un nuovo vigneto e di altre coltivazioni lungo 15 ettari e 800 mila euro per un impianto sciistico a Cippato Frais. C’è poi l’ampliamento dei parcheggi per le maestranze che vale 1,5 milioni: «Quando gli addetti della Tav arriveranno qua si troveranno a litigare con gli abitanti per trovare spazio per la loro auto, ecco perché abbiamo individuato degli spazi appositi da convertire a posteggi sparsi per il comune», dice Garbati. I contributi che più stanno a cuore al sindaco sono gli 828 mila euro per riqualificare il municipio e le scuole.
L’intervento più urgente resta però lo svincolo che dovrà collegare l’autostrada per Bardonecchia al cantiere: 60 milioni di euro in carico a Sitaf (gruppo Gavio) e a spese di Telt, dunque fuori dai fondi del Cipe (solo questa bretella comporterà l’impiego di 50 operai edili). Sempre a cura della società italo-francese che sta realizzando la Tav spettano altre compensazioni: controlli salute, la creazione di altri 10 ettari di vigneto tra il cantiere della Maddalena e la località La Riviero, il ripristino dei sentieri, la realizzazione dell’area archeologica e museale La Maddalena e un progetto di ricerca sulla valorizzazione risorse geotermiche con il Politecnico di Torino.