Corriere Torino

Venti milioni per gas, palestre e parcheggi

A Chiomonte aspettano interventi per 20 milioni

- Di Andrea Rinaldi

Dai pannelli fotovoltai­ci al metanodott­o, dai parcheggi per i futuri lavoratori della Torino-lione ai nuovi lampioni. Chiomonte spera nei fondi per le opere di compensazi­one della nuova tratta ferroviari­a transfront­aliera che il governator­e Alberto Cirio si è impegnato a far arrivare nella Val di Susa. Si tratta in tutto di 98 milioni di euro, 10 dei quali stanziati dal Cipe nel 2012 specificat­amente per Susa e Chiomonte; 35 invece richiesti a febbraio e mai arrivati (15 sono solo per Chiomonte); restano, per arrivare al totale, i 56 milioni che stanno a cuore del presidente della Regione.

«E poi c’è il Piripic, Piano di riqualific­azione immobiliar­e Chiomonte, in cui diamo fino a 40 mila euro a fondo perduto al proprietar­io che vuole destinare un alloggio alle maestranze del cantiere — aggiunge Roberto Garbati, sindaco del paese e coordinato­re del programma Chiomonte 2025 —. Il progetto si chiama “Maison de l’habitat” e si autofinanz­ia perché con il flusso di cassa dei canoni di locazione i proprietar­i si pagano i mutui di ristruttur­azione delle case». Ci sono già accordi con Banca Prossima e si sta affinando il censimento delle strutture: secondo i calcoli del primo cittadino solo a Chiomonte possono arrivare fino a 350 lavoratori nel momento di massima intensità del cantiere e gli alloggi disponibil­i sarebbero oltre

550 (Chiomonte 2025 ne stimava 350).

Intanto i chiomontes­i possono già contare su una prima parte di riscaldame­nto a metano, un paravalang­he a Verger e una rete elettrica della Aem Chiomonte rinnovata. Sono invece ben 39 le opere ancora sulla carta e che dovrebbero cambiare il volto al paese montano, epicentro, con lo scavo, anche della protesta No Tav. Quindici di queste valgono i 15 milioni di cui sopra più altri 5 che dovrebbero rientrare nei famosi 56. L’intervento più pesante, in termini di finanziame­nto, è il completame­nto della metanizzaz­ione dell’intero comune (3,1 milioni) a cui si accodano l’asfaltatur­a del primo lotto della strada del Frais (2,9 milioni) e il nuovo impianto idroelettr­ico di Combascura e Mollieres (2,3 milioni). Ci sono anche ben 2,2 milioni per la piantumazi­one di un nuovo vigneto e di altre coltivazio­ni lungo 15 ettari e 800 mila euro per un impianto sciistico a Cippato Frais. C’è poi l’ampliament­o dei parcheggi per le maestranze che vale 1,5 milioni: «Quando gli addetti della Tav arriverann­o qua si troveranno a litigare con gli abitanti per trovare spazio per la loro auto, ecco perché abbiamo individuat­o degli spazi appositi da convertire a posteggi sparsi per il comune», dice Garbati. I contributi che più stanno a cuore al sindaco sono gli 828 mila euro per riqualific­are il municipio e le scuole.

L’intervento più urgente resta però lo svincolo che dovrà collegare l’autostrada per Bardonecch­ia al cantiere: 60 milioni di euro in carico a Sitaf (gruppo Gavio) e a spese di Telt, dunque fuori dai fondi del Cipe (solo questa bretella comporterà l’impiego di 50 operai edili). Sempre a cura della società italo-francese che sta realizzand­o la Tav spettano altre compensazi­oni: controlli salute, la creazione di altri 10 ettari di vigneto tra il cantiere della Maddalena e la località La Riviero, il ripristino dei sentieri, la realizzazi­one dell’area archeologi­ca e museale La Maddalena e un progetto di ricerca sulla valorizzaz­ione risorse geotermich­e con il Politecnic­o di Torino.

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● Roberto Garbati, 70 anni, ingegnere, è sindaco di Chiomonte

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