In montagna nella capanna tutta di vetro
L’idea di due architetti torinesi. Domani l’inaugurazione a Pian dell’alpe
Gli architetti torinesi Fabio Vignolo e Francesca Turnaturi hanno progettato una casa in vetro in Val Chisone.
Ainizio anno l’artista Doug Haitken ha dato forma a una villetta totalmente rivestita di specchi, che quasi scompare tra i panorami svizzeri di Gstaad. Ora gli architetti torinesi Fabio Vignolo e Francesca Turnaturi hanno progettato una piccola casa altrettanto poetica, quasi completamente trasparente e immersa nel paesaggio dell’alta Val Chisone, «una stanza mimetizzata tra prati, cielo e montagne che si possono ammirare attraverso le sue pareti e il suo tetto». «Durante la notte», spiegano i giovani architetti, «si può godere della vista del cielo stellato». La casa trasparente si chiama «Immerso»: da domani sarà possibile affittarla fino a metà settembre presso il vicino campeggio di Pian dell’alpe, tra i pascoli dell’omonimo altopiano a circa 1.900 metri di quota, non lontano dalla sommità del Forte di Fenestrelle.
Vuole essere «un’esperienza totalizzante», di immersione nella natura ma con qualche confort e il tocco del design e dell’architettura contemporanea, all’insegna del «digital detox» (più natura e meno tecnologia). Quello del «Glamping» (unione dei termini glamour e camping) è uno tra i trend, come si dice oggi, o tra le perversioni del XXI secolo e prevede, in sostanza, la possibilità di pagare molto denaro per dormire, di fatto, in un campeggio. Ma, si sa, sembra che una delle vere ambizioni dell’uomo contemporaneo sia quella di strafare.
Per fortuna «Immerso» non è un vero caso di glamping, non è un luogo «cool» in cui dormire ammirando mucche, nuvole e stelle, ma è uno spazio accogliente, intimo e isolato seppure al centro di un paesaggio straordinario. È l’evoluzione del concetto di «riparo» temporaneo, ciò che molti definirebbero «struttura prefabbricata». Anzi, è un prefabbricato innovativo ed ecologico che si monta facilmente, in pochissimo tempo e in qualsiasi contesto, senza l’utilizzo di energia elettrica. È realizzato in legno interamente a incastro, grazie alla collaborazione di Rbb The Wood Laboratory di Brossasco (in provincia di Cuneo). Il metallo è utilizzato soltanto per l’ancoraggio a terra e per fissare alla struttura le lastre di Lexan trasparente, alte fino a tre metri. «Immerso» è il frutto di precedenti studi, tra cui il progetto Accupoli del Politecnico di Torino (a cui hanno partecipato i due architetti), realizzato nel 2018 nel paese di Accumoli colpito dal terremoto del 2016, e prevede numerosi possibili utilizzi nel campo dell’accoglienza temporanea. Ma, dicono gli architetti, «il sistema costruttivo, pur innovativo, è stato soltanto lo strumento per consentire a tutti di estraniarsi e di godere pienamente della straordinaria bellezza dell’alta Val Chisone».
Il progetto
L’obiettivo dell’iniziativa nata da studi del Politecnico è unire ecologia e design