Crisi di governo, a rischio 4 progetti
Parco della Salute, Metro 2, sostegno alle imprese e auto: ecco i dossier sull’asse Torino-roma
«Questo esecutivo è stato molto vicino a Torino. Tante le questioni aperte, come andranno a finire?», si è chiesta ieri la sindaca Chiara Appendino. In effetti con la guida del Paese in stallo, restano bloccati anche alcuni progetti importanti per il futuro assetto cittadino: il tavolo sull’auto, l’area di crisi, il Parco della Salute e la linea 2 del metro.
«Far cadere il governo, in questo momento, con tutti i provvedimenti ancora aperti, è da irresponsabili». Chiara Appendino, lasciando la Prefettura di Torino, dove ieri ha firmato un protocollo per il rimpatrio volontario assistito degli immigrati, ha comunicato tutta la sua amarezza per la crisi dell’esecutivo legastellato. Il precipitare degli eventi, oltre all’ennesimo stallo politico, provoca anche il blocco di numerose partite decisive per il futuro della città.
La prima cittadina ha espresso infatti «preoccupazione» per i numerosi dossier aperti in questi mesi dalla città col governo. «Salvini deve prendersi la responsabilità della sua decisione davanti al Paese. Ancora una volta ha messo davanti a tutto le intenzioni del suo partito e la ricerca del consenso», ha attaccato la prima cittadina.
«Questo governo è stato molto vicino alla città — ha detto a margine dell’incontro in Prefettura — Penso alle Atp Finals, all’ex Moi e al Teatro Regio-. Le questioni aperte sono tante, tra cui i 150 milioni di euro per Torino area di crisi complessa. Mi chiedo come andranno a finire».
«Sono preoccupata anche per la mia città, perché effettivamente questo governo è stato molto vicino a Torino», ha ribadito la sindaca Appendino. «Penso ancora al fondo Salva Roma, che aveva ricadute anche su Torino — conclude — e ai finanziamenti per la Metro 2». Su Torino infatti grava un debito di 2,8 miliardi, cioè 3.181 euro a residente, e portano l’indicatore dei costi su fino al 19% delle entrate da tributi, tariffe e trasferimenti.