Da Verdi a Zaza, Mazzarri ora ha più opzioni a disposizione Ma contro il Lecce si va verso la formazione che ha battuto l’atalanta
escludere delle novità, in termini di uomini e di sistema.
Perché se è vero che Simone Verdi è arrivato solo da una decina di giorni al Filadelfia, è altrettanto vero che con lui (aspettando il miglior Iago Falque) si può ipotizzare un Toro con il tridente puro: sia che si tratti di un 3-4-3 con Verdi e Berenguer larghi ai lati di Belotti, sia che l’ex Napoli possa giocare da trequartista autentico alle spalle delle due punte. E a proposito di due punte, ecco che Simone Zaza sta scalpitando a sua volta per ritrovare il posto di compagno d’attacco del Gallo: la botta rimediata al ginocchio nella gara di ritorno con il Wolverhampton è stata ormai smaltita, anche se il centravanti lucano non può essere al meglio dovendo recuperare il tempo perduto. Manca un giorno a Torino-lecce e la regola regina è sempre quella: fino all’ultimo minuto Mazzarri non sceglierà la formazione iniziale, anche perché ora più che mai in questo Toro ci sono solo titolari.
E dalla cintola in giù? Le regole non cambiano. Verso il Lecce il solo Armando Izzo è sicuro del posto davanti a Salvatore Sirigu, anche se Koffi Djidji e Kevin Bonifazi sono attualmente favoriti sui brasiliani Bremer e Lyanco. Poi alle stesse regole si allineerà anche Nicolas Nkoulou da martedì, giorno individuato dalla società granata per il suo rientro in gruppo. Non c’è un posto da titolare per diritto acquisito, anche uno come Nkoulou che ha sempre giocato da quando è arrivato in granata ora dovrà riconquistarsi il posto. Più riusciranno a farsi trovare pronti gli altri contro il Lecce, più sarà complicato per il camerunese riprendersi la maglia da titolare. Sono le regole. E al Toro sono uguali per tutti.