Corriere Torino

Da Verdi a Zaza, Mazzarri ora ha più opzioni a disposizio­ne Ma contro il Lecce si va verso la formazione che ha battuto l’atalanta

- Nicola Balice

escludere delle novità, in termini di uomini e di sistema.

Perché se è vero che Simone Verdi è arrivato solo da una decina di giorni al Filadelfia, è altrettant­o vero che con lui (aspettando il miglior Iago Falque) si può ipotizzare un Toro con il tridente puro: sia che si tratti di un 3-4-3 con Verdi e Berenguer larghi ai lati di Belotti, sia che l’ex Napoli possa giocare da trequartis­ta autentico alle spalle delle due punte. E a proposito di due punte, ecco che Simone Zaza sta scalpitand­o a sua volta per ritrovare il posto di compagno d’attacco del Gallo: la botta rimediata al ginocchio nella gara di ritorno con il Wolverhamp­ton è stata ormai smaltita, anche se il centravant­i lucano non può essere al meglio dovendo recuperare il tempo perduto. Manca un giorno a Torino-lecce e la regola regina è sempre quella: fino all’ultimo minuto Mazzarri non sceglierà la formazione iniziale, anche perché ora più che mai in questo Toro ci sono solo titolari.

E dalla cintola in giù? Le regole non cambiano. Verso il Lecce il solo Armando Izzo è sicuro del posto davanti a Salvatore Sirigu, anche se Koffi Djidji e Kevin Bonifazi sono attualment­e favoriti sui brasiliani Bremer e Lyanco. Poi alle stesse regole si allineerà anche Nicolas Nkoulou da martedì, giorno individuat­o dalla società granata per il suo rientro in gruppo. Non c’è un posto da titolare per diritto acquisito, anche uno come Nkoulou che ha sempre giocato da quando è arrivato in granata ora dovrà riconquist­arsi il posto. Più riuscirann­o a farsi trovare pronti gli altri contro il Lecce, più sarà complicato per il camerunese riprenders­i la maglia da titolare. Sono le regole. E al Toro sono uguali per tutti.

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