Sono regole Toro
Ci sono tante regole nel calcio. A fare la differenza sono spesso quelle non scritte. Una di questa recita da sempre: squadra che vince non si cambia. Solo che poi ci sono le regole anche di Walter Mazzarri, che storicamente sa declinarla in «squadra che convince non si cambia». In questo caso, guardando all’ultima partita giocata e vinta in maniera convincente dal Toro, le due regole sembrano coincidere alla perfezione. Ma tra le regole di Mazzarri ce ne sono anche altre, tutte fondamentali. Intanto prima dell’ultima riunione tecnica, nessuno può sapere le sue scelte di formazione, a cominciare dagli stessi giocatori coinvolti: attenzione massima sempre, tensione alta, capacità da parte di tutti di farsi trovare pronti. E oggi la rosa del Toro è ricca di alternative, in ogni reparto, anche al netto di
qualche assenza forzata.
Così ancora oggi è lecito aspettarsi un po’ di catenaccio verbale, l’unico che si concede Mazzarri è in conferenza stampa perché le 21 reti segnate nelle prime otto partite stagionali parlano chiaro riguarda la voglia di attaccare del suo Torino. Ed è proprio dalla cintola in su che potrebbero esserci delle novità rispetto all’undici che ha centrato l’impresa di Parma contro l’atalanta. Verso il Lecce resta favorita l’ipotesi di una coppia d’attacco composta da Andrea Belotti e Alejandro Berenguer, supportata da una linea di centrocampo composta da Lorenzo De Silvestri, Daniele Baselli, Tomas Rincon, Soualiho Meité e Ola Aina. Ma in questo momento c’è una rosa profonda e di qualità, che garantisce tante soluzioni al tecnico granata, dal primo minuto come a partita in corso. Così non sono da