Falque, un ritorno soft sul campo sintetico
Sessanta minuti per ritrovare la migliore condizione. È ripartito dalla Primavera il cammino di Iago Falque, al rientro in campo dopo cinquanta giorni ai box. Lo spagnolo è stato prestato alla squadra di Marco Sesia, sconfitta ieri 1-0 sul campo del Napoli all’esordio in campionato. Un’ora di gioco per mettere minuti nelle gambe, lasciandosi definitivamente alle spalle la lesione capsulo-legamentosa alla caviglia sinistra dello scorso 25 luglio.
La condizione fisica non poteva essere al top. E un campo «in sintetico», come
quello di Frattamaggiore, non favorisce (mai) il ritorno dopo uno stop: un terreno differente dal solito condizione anche psicologicamente chi è appena rientrato. Comunque per Iago non è mancato qualche spunto positivo in vista del rientro agli ordini di Mazzarri. Il primo squillo dopo appena due minuti di gioco, quando lo spagnolo ha scheggiato la traversa direttamente da calcio d’angolo, poco dopo un altro «colpo» su punizione.
La prima novità della Primavera granata è stata proprio rappresentata dal modulo di gioco: un 3-5-2 «Mazzarriano», come concordato con il tecnico toscano. Un sistema per facilitare il passaggio di giocatori tra le due squadre, come avvenuto ieri con Singo e Rauti oltre a Iago Falque. Per il resto, l’esordio di Sesia sulla panchina della Primavera non è stato dei più fortunati. «La partita è stata determinata dagli episodi, le due squadre si sono equivalse» ha commentato il tecnico ai microfoni di Torino Channel.
Un episodio a portato in vantaggio il Napoli: punizione di Vrakas a decidere l’incontro, mentre Rauti si è visto negare il gol da un palo interno.