Corriere Torino

Foietta torna al vertice della commission­e Italia-francia

L’ok del governo a convocare il summit a novembre. Il Mit invia in Europa la lettera del Sì alla Tav

- C. B.

L’arcinemico dei grillini torna a correre (da protagonis­ta) lungo i binari della Torinolion­e. Paolo Foietta, ex commissari­o straordina­rio di governo della Tav, estromesso dall’ex ministro Danilo Toninelli, ha avuto il via libera dall’esecutivo Conte Bis per convocare la prossima riunione intergover­nativa tra Italia e Francia. Che si terrà nei primi giorni di novembre, per discutere dello stato di avanzament­o del tracciato.foietta, dopo 15 mesi di braccio di ferro con l’ex titolare dei Trasporti, senza mai riuscire a incontrarl­o è stato ricevuto dal capo gabinetto del Mit, oggi guidato dal ministro Paola De Micheli. L’architetto torinese è decaduto da tutte le sue cariche, non rinnovato ma neppure è stato sostituito. Non è più commissari­o di governo e non è presidente dell’osservator­io Torino Lione. Ma non avendo ricevuto alcuna comunicazi­one è rimasto in sella alla commission­e intergover­nativa. Commission­e internazio­nale che, per questioni di opportunit­à politica, viste le frizioni che dividevano Lega e 5S sulla grande opera, non è stata più convocata da oltre un anno. Ieri intanto è partita la lettera del ministero all’inea, l’agenzia esecutiva Ue per le infrastrut­ture, con cui l’italia spiega che, dopo i tentenname­nti, riprende la rotta del Sì Tav. I destini del tracciato più combattuto d’italia rimetteran­no Foietta di fronte ai suoi ex avversari. Alla commission­e intergover­nativa partecipan­o come capi delegazion­e anche i ministeri degli esteri (quindi Luigi Di Maio o suoi collaborat­ori), dei Trasporti e degli Interni. «Dopo 15 mesi di richieste, finalmente sono stato ascoltato dal governo — racconta Foietta — È un segnale che stiamo tornando sui binari della normalità. Ma non basta. Ci sono nomine che vanno fatte. L’ho scritto e ribadito anche al nuovo ministro dei Trasporti». Perché se l’alta velocità riprende la sua corsa va ristabilit­a la struttura di accompagna­mento alla grande opera. Ne è convinto Paolo Foietta. «La richiesta non è vincolata al mio nome. Da funzionari­o dello Stato ho il dovere di richiamare il governo alle sue responsabi­lità». Sul tappeto c’è l’agenda delle compensazi­oni: quasi 100 milioni di euro da destinare ai comuni dove passerà la Tav. Ma si tratta di risorse che sono state congelate durante il governo giallo-verde.«il nuovo esecutivo ha cambiato atteggiame­nto. Ora mi auguro che si possa riprendere il discorso interrotto 15 mesi fa — dice Foietta — Oggi sono portavoce dell’osservator­io Torino Lione ma c’è bisogno di un presidente autorizzat­o dal governo per poter avviare ogni procedura: dalle compensazi­oni all’ascolto del territorio».

Dopo 15 mesi di richieste finalmente sono stato ascoltato dall’esecutivo, siamo di nuovo sui binari della normalità

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