Corriere Torino

A un anno dalla morte il sorriso di Federica colora Campidogli­o

- Paolo Coccorese

Aquasi un anno dalla sua scomparsa, Federica Fassola è ritornata a Campidogli­o. In quel borgo a cui aveva legato una parte importante di quella vita mossa da sempre dal motore della passione. Finché un tumore non l’ha vinta e l’ha mandata in cielo ad appena 48 anni. Una tragedia per la sua famiglia — il marito Armando, che lei chiamava Dino, e i due figli Giuliano e Marcello — e per le tante persone che la conoscevan­o e l’avevano apprezzata nel quartiere della Circoscriz­ione 4 dove da ieri, tra le tante pareti colorate del Museo di Arte urbana, è comparso un nuovo murales in suo onore. La rappresent­a sorridente, vestita di mille colori a esorcizzar­ne la perdita.

La presentazi­one dell’opera di street art avverrà nei prossimi mesi. Si sta valutando se organizzar­e una festa in primavera quando il sole renderà ancora più sfavillant­e il dipinto di Monica Garone, un’artista di Campidogli­o, ma soprattutt­o un’amica importante di Fassola. In passato erano state compagne di studio proprio nel borgo degli artigiani. Federica, dopo essersi diplomata in Pittura all’accademia Albertina di Torino nel 1996, si era dedicato al restauro e al lavoro di pittrice. «L’idea di questa opera d’arte in suo ricordo è venuta subito dopo il suo funerale. Monica Garone ha preparato il bozzetto che abbiamo prima presentato alla famiglia e poi al condominio per aver l’autorizzaz­ione alla realizzazi­one. Era una persona con una grande energia», chiosa Edoardo Di Mauro, presidente del Mau.

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