Corriere Torino

L’impegno di «Safe»: l’educazione e i diritti si imparano a scuola

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Il diritto a non essere uccise si impara a scuola. La battaglia contro la violenza di genere deve cominciare a partire dai giovani. La repression­e da sola non basta, serve educazione. Per questo ieri all’istituto Pascoli di via Duchessa Jolanda 29 è stata presentata «Safe», la prima agenzia in Italia specializz­ata nella ricerca di fondi per finanziare l’educazione contro i femminicid­i e i maltrattam­enti verso le donne. Il progetto, promosso dal Centro Studi e Documentaz­ione Pensiero Femminile, Apid e Cafid, si propone di organizzar­e percorsi stabili e attività formative per sensibiliz­zare le nuove generazion­i. All’incontro ha partecipat­o Valeria Valente, presidente della Commission­e di inchiesta sul femminicid­io e prima firmataria del disegno di legge sull’introduzio­ne dell’educazione alle differenze di genere nelle scuole. La senatrice ha ammesso che c’è ancora tanto da fare sulla prevenzion­e e sulla protezione delle donne. «L’operazione che dobbiamo fare è di tipo struttural­e, non emergenzia­le». Alla fine dell’incontro ha incontrato gli studenti: «il futuro è nelle vostre mani», ha detto, aggiungend­o che la violenza non è un raptus o un sintomo di un cattivo carattere, la violenza è violenza, va punita. (g. mec.)

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