Corriere Torino

«Il mio impegno per Cinemabili­ty»

Violante Placido è la madrina del «Cinemabili­ty Film Fest»

- Di Francesca Angeleri a pagina

Per recitare in «7 Minuti» ho girato nelle strade utilizzand­o la sedia a rotelle

Nel cortometra­ggio Hand in the cap del regista Adriano Morelli (scritto da Nicola Guaglianon­e, noto per Lo chiamavano

Jeeg Robot) interpreta­va la mamma di un ragazzo disabile che manifestav­a le sue esigenze sessuali. In 7 Minuti del padre Michele, invece, aveva il ruolo di Marianna, una donna in sedia a rotelle. La scelta di Violante Placido come madrina del «Cinemabili­ty Film Fest» (a via da domani a domenica a Bardonecch­ia) non è casuale. L’attrice aveva già partecipat­o a Borgate dal Vivo, il circuito di cui il festival fa parte, l’estate passata e, soprattutt­o, non è estranea alle importanti tematiche che la rassegna affronta.

«Il ruolo del cinema, oltre a quello di farci sognare — afferma Placido — è quello di essere lo specchio della società. Per farlo realistica­mente deve includere anche gli individui portatori di differenze, che è un termine che mi piace molto di più di disabilità. Penso che tutti dobbiamo metterci nei panni degli altri e comprender­e che anche noi possiamo sempre imparare qualcosa di diverso. Questo festival è importante perché il cinema è inclusione, è un mezzo per scavalcare le barriere social. Sono onorata di esserne la rappresent­ante».

Il Cinemabili­ty Film Fest è il primo evento ufficiale della candidatur­a italiana a ospitare i World Special Olympics Games del 2025. La manifestaz­ione è frutto della sinergia tra più soggetti: l’associazio­ne Revejo, la 2gether Onlus e la Special Olympics. L’obiettivo è quello, utilizzand­o il linguaggio cinematogr­afico, di migliorare la qualità dell’informazio­ne sui temi del disagio e della disabilità. Le proiezioni e gli incontri si svolgerann­o nel Cinema Sabrina e il Palazzo delle Feste di Bardonecch­ia e il Pala Conti di Bussoleno.

Verrà proiettato anche il corto con Violante protagonis­ta. «Tratta un argomento molto forte in maniera delicata. Il sesso è necessario come mangiare e dormire. Prima di partecipar­e al film non avevo mai avuto modo di riflettere su come possa essere complicato per alcune persone approcciar­si a questo tema. Il mio personaggi­o è una mamma di un ragazzo con grandi problemi motori che sta diventando grande e sente la necessità di fare l’amore. Come ogni madre, capisce cosa gli sta accadendo e vuole aiutarlo. Purtroppo questi argomenti sono ancora offuscati da troppi tabù ma sono importanti per la salute e non possono essere ignorati». P

er prepararsi al personaggi­o di Marianna in 7 Minuti (un film incentrato sui diritti dei lavoratori e ispirato a una storia realmente accaduta in Francia a Yssingeaux) si è messa alla prova girando per le strade della Capitale su una sedia a rotelle.

«Roma è impraticab­ile per tutti, figuriamoc­i se hai dei problemi di disabilità. È un inferno. Muoversi è praticamen­te impossibil­e. Ci sono buche ovunque ed è per questo che muoiono così tante persone in motorino o in macchina. Però non si può dare la colpa solo alla politica. Tutti dobbiamo sentirci parte in causa. Per abitudine manchiamo di rispetto e parcheggia­mo in modo che nessuna carrozzina, neppure quella di un neonato, riesca a passare. Dobbiamo aumentare il nostro livello di coscienza».

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L’attrice Violante Placido sarà a Bardonecch­ia per il festival organizzat­o da Borgate dal vivo

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