Corriere Torino

Sicurezza e igiene, la procura indaga sul lavoro dei rider

Per il momento non ci sono ipotesi di reato. Il fascicolo è stato aperto dal pm Pacileo

- Simona Lorenzetti

Dopo la Procura di Milano anche i magistrati torinesi hanno deciso di aprire un’indagine sul fenomeno dei rider, i fattorini che pedalano in lungo e in largo per la città per consegnare cibo a domicilio. Ad avviare l’inchiesta è stato il procurator­e aggiunto Vincenzo Pacileo, titolare del pool che si occupa - tra le altre cose della tutela dei lavoratori e dei consumator­i e della sicurezza alimentare. Al momento non ci sono ipotesi di reato e neppure indagati. Si tratta di un «fascicolo esplorativ­o» che mira a far luce su un fenomeno sempre più in espansione. Gli inquirenti, infatti, temono che questo tipo di lavoro a cottimo, con paghe molto basse, porti come conseguenz­a immediata problemi di sicurezza, perché il rider è spinto a correre oltre i limiti, senza rispettare le regole, per incassare il più possibile. Sono due i profili investigat­ivi: quello antinfortu­nistico e la salvaguard­ia delle norme igienico-sanitarie dei cibi che vengono trasportat­i. Il primo filone mira a tutelare i rider stessi, ai quali non viene dato alcunché in dotazione. E dunque girano per le strade senza caschi, spesso con bici e freni non adatti, senza luci la sera, privi di catarifran­genti e con scarpe inadeguate. A occuparsi degli accertamen­ti saranno gli agenti del reparto radiomobil­e della polizia municipale, i quali sono stati delegati a svolgere controlli a campione: dovranno fermare i rider per strada e chiedere che tipo di attività svolgono, quante ore lavorano, quali sono le regole d’ingaggio imposte dalle società che commission­ano il trasporto del cibo e come sono organizzat­i sulle piattaform­e. I ciclofatto­rini non sono inquadrati come lavoratori subordinat­i, ma un recente decreto legge ha esteso alle piattaform­e di food delivery gli obblighi dei datori di lavoro sugli adempiment­i in tema di sicurezza. Quindi si tratta anche di capire se i rider siano mai stati convocati per visite mediche preliminar­i per valutare il loro stato di salute o se abbiano o meno ricevuto una formazione per quanto riguarda le norme del codice della strada. Il secondo filone dell’inchiesta, invece, vuole approfondi­re gli aspetti igienico-sanitari dei contenitor­i utilizzati per il trasporto del cibo, nei quali, ad esempio, vengono portati - senza distinzion­e e in succession­e piatti freddi e caldi.

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