Corriere Torino

Arriva il deejay che usa solo vinili

Il Lab di piazza Vittorio ospita il nuovo progetto musicale di Bassi Maestro «Da Prince alla house di Chicago, solo vinili per raccontare gli anni ‘80»

- di Luca Castelli a pagina 11

Èuna creatura bizzarra e mutante, l’evento Weekender del Jazz:re:found. Venuta a sostituire il festival vero e proprio (traslocato a luglio tra gli infernot di Cella Monte, nel Monferrato), questa festa musicale d’inverno muta continuame­nte pelle e indirizzo, andando a caccia di sempre nuovi territori da esplorare e contagiare con il suo culto per la black music. Quest’anno si dividerà addirittur­a tra due città — Torino e Biella — e fin dal suo big bang, stasera al Lab di Piazza Vittorio Veneto, giocherà tra tradizione e innovazion­e, vintage e coolness, con la prima apparizion­e torinese sotto forma di dj set del nuovo progetto di Bassi Maestro: North of Loreto.

Chi conosce il lungo e prestigios­o curriculum di Bassi, tra i primi artisti ad avviare la macchina dell’hip hop in Italia, si sorprender­à a leggere gli ingredient­i della serata: elettronic­a, funk, italodisco, house music. «Da Prince alla house di Chicago, passando per “Midas Touch” dei Midnight Star, mi concentrer­ò sugli anni Ottanta», racconta Bassi. «Non sento più l’hip hop come la formula giusta per esprimermi, ma voglio continuare a far musica e quel decennio è sempre stato il mio principale riferiment­o, anche quando scrivevo rap». Come North of Loreto, Bassi ha pubblicato anche un disco, ma quello di stasera sarà un dj set puro, all’antica, rigorosame­nte a base di vinili. «Voglio che la qualità

del suono sia fedele a quella degli anni in cui venivano prodotti questi dischi. Molti di quelli che suonerò saranno gli stessi che ascoltavo da ragazzino, conservati nella mia collezione».

North of Loreto (spesso anche abbreviato in «Nolo») è il nome con cui viene chiamato uno dei quartieri più vivaci di Milano, quello in cui Bassi Ma

estro vive da oltre dieci anni e dove si stanno replicando alcune dinamiche di contaminaz­ione ed esplosione creativa che in piccolo ricordano quelle della hipster Brooklyn.

Al Lab stasera ci sarà anche una quota torinese, rappresent­ata da Dj Fede e Tony Negro, «i due dj locali più vicini alla black music e al nostro spirito», dice il direttore della galassia Jazz:re:found Denis Longhi. Nei prossimi giorni il mappamondo si riempirà di altre suggestion­i: da Reggio Emilia arriva il rap «letterario» di Murubutu (domani al Supermarke­t, ultimi biglietti disponibil­i), dal Mali Baba Sissoko (sabato sera a Biella). Proprio

l’ingresso di Biella, in collaboraz­ione con la Fondazione Pistoletto, e la chiusura di domenica con un esperiment­o a base di polenta e dj set al Santuario d’oropa rappresent­ano la mutazione più evidente di questo Weekender. «Proseguiam­o nella nostra esplorazio­ne del territorio», dice Longhi, che conferma per il 2020 una nuova edizione estiva a Cella Monte (dal 25 al 28 giugno) e annuncia l’arrivo dei newyorches­i Snarky Puppy a Torino, ad aprile, primo appuntamen­to targato Jazz:re:found a essere ospitato alle Ogr.

Qualità del suono «Voglio che sia fedele a quella degli anni in cui venivano prodotti questi dischi»

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Ai piatti Il progetto North of Loreto di Bassi Maestro è ispirato al quartiere di Milano dove vive da dieci anni

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