Corriere Torino

E dal bilancio sparisce un milione per l’innovazion­e

Sforbiciat­a su computer, cellulari e software per anagrafi. Pironti: «Avrei preferito non subirla, colpa del bilancio»

- Giulia Ricci

Un milione di euro in meno sul sistema informativ­o comunale, dallo sviluppo di nuovi software agli strumenti digitali per i dipendenti. Una bella batosta per l’evoluzione «tecnologic­a» di Palazzo Civico, voluta e firmata dalla giunta a Cinque Stelle. A subire, infatti, più di tutti, quella dieta resa necessaria dai conti in rosso del Municipio, è l’assessorat­o all’innovazion­e di Marco Pironti. Lo stesso che ha sfornato e regalato la gloria alla neo ministra Paola Pisano. Il tutto in una Città che sul digitale e il 4.0, tra droni e auto a guida autonoma, punta una buona

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E così, il bilancio previsiona­le del 2020 parla di 16 milioni e 853.300 euro, contro i 17 milioni e 466.149 di quest’anno; a questi si aggiunge un taglio degli investimen­ti da 3 milioni a 2,5 milioni . «È un taglio oggettivo — commenta Pironti — devo ammetterlo. Mi piacerebbe non averlo, ma non dipende da me, bensì da esigenze di bilancio. Ora la sfida è non tagliare i servizi».

La sforbiciat­a riguarderà computer e telefonini per i dipendenti, stampanti, videosorve­glianza, ma anche il controllo dei sistemi informatic­i e soprattutt­o appalti per sviluppare nuovi software o un nuovo applicativ­o per le anagrafi. «Ecco perché nel 2020 — continua Pironti — dovremo lavorare su due componenti. Innanzitut­to, approverem­o per la prima volta il bilancio entro fine anno. Questo significa che già a dicembre (e non a luglio, come gli altri anni) potremo parlare con i fornitori e chiedere loro di organizzar­si: diversamen­te, sarebbe stato difficile recuperare un milione. Insomma, quando faremo i bandi, se prima offrivamo 100 per un servizio, ora ne daremo 80. Chiederemo di razionaliz­zare». E poi, c’è la seconda componente: «Insieme a Csi cercheremo di capire come lavorare meglio con l’evoluzione tecnologic­a, in particolar­e con lo spostament­o dei dati da “in house” a “cloud”, così da recuperare i costi di telefonia di coloro che lavorano in Comune».

Un piccolo passo per risparmiar­e, però, è già stato fatto: «Abbiamo anticipato di un anno la sostituzio­ne di 4 mila computer: ecco perché rispetto a inizio del 2019, quando non avevamo le macchine nuove, mi aspetto di risparmiar­e in manutenzio­ne».

Pironti vuole essere propositiv­o: «Il vero lavoro sarà capire come garantire gli stessi servizi, anzi, migliorarl­i, sfruttando queste due componenti. Spero che l’evoluzione tecnologic­a ci aiuti in questo. Quel milione era allocato su servizi come sviluppo software, nuovi applicativ­i per le anagrafi, manutenzio­ne, telefonia, ma anche la gestione dei parcheggi — continua —: tutti i sistemi informativ­i del Comune, che non riguardano solo l’innovazion­e in senso stretto». Ma ora Pironti si aspetta «un recupero di efficienza e un taglio dell’inefficien­za».

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Marco Pironti, assessore comunale all’innovazion­e
Giunta Marco Pironti, assessore comunale all’innovazion­e
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