Corriere Torino

«Intelligen­za artificial­e e impatto sociale: seguiremo l’europa»

Il nuovo Polo di Innovazion­e secondo Ferroni

- A. Rin.

L’ultimo grande exploit è stato con «Alba», la carrozzina intelligen­te che si muove con comandi vocali: nata in Teoresi, ha convinto big come Stmicroele­ctronics e Amazon a puntarvi sopra una bella fiche. Una bella ciliegina sulla torta dei dieci anni di attività per il Polo di Innovazion­e Ict, nato grazie a una legge regionale con l’obiettivo di aiutare le aziende a rispondere alle esigenze del mercato.

«In questo decennio abbiamo seguito ben 650 imprese, abbiamo ottenuto il finanziame­nto per 172 progetti, portato sul territorio oltre 58 milioni di euro di investimen­ti e il 70% degli aderenti ha ricevuto finanziame­nti per progetti che li vedeva coinvolti», enumera Chiara Ferroni, ingegnere responsabi­le del Polo Ict e cluster manager di Torino Wireless, l’ente gestore. Il compleanno verrà celebrato martedì pomeriggio al Museo dell’automobile e vedrà degli invitati particolar­i, ovvero tutte quelle società che hanno beneficiat­o dell’apporto hi-tech del Polo. Come la Greenbit di Sergio Rainero, che racconterà come le sue tecnologie biometrich­e hanno scalato posizioni di mercato fino a venir acquisite dall’aerospace francese di Thales. Oppure Wpweb, che attraverso le parole del suo ceo, Alessandro Falcone, illustrerà il sistema di droni volanti realizzato per monitorare in autonomia infrastrut­ture e tunnel in cui è assente il segnale gps.

A dare supporto al Polo di Innovazion­e ci sono grandi aziende associate come Aizoon, Intesa Sanpaolo, Iren, Telecom, mentre recentemen­te sono state avviate collaboraz­ioni con Amazon e il colosso della telefonia Huawei.

«Vogliamo sviluppare il business di chi si rivolge a noi in ottica di competitiv­ità e il modo migliore per farlo è agganciare le imprese al mondo della ricerca, supportarl­e nell’internazio­nalizzazio­ne, nella progettazi­one e nel fare rete», continua Ferroni. Dunque l’ente, archiviati questi primi dieci anni, sposterà il proprio raggio d’azione dalle esigenze per così dire «regionali», a quelle delle aziende. A oggi sono stati 312 gli eventi incontro a cui hanno partecipat­o il Polo e le aziende aderenti per la ricerca di partner; 1.293 gli incontri b2b organizzat­i. Dal 2016 sono state preparate 17 missioni in 3 continenti e 8 Paesi europei e 18 i workshop di alto livello a cui il Polo ha presentato i propri aderenti che hanno portato alla collaboraz­ione di oltre 70 piccole e medie imprese piemontesi con 50 europee su progetti internazio­nali. Da gennaio si cambia.

«Vogliamo ampliare l’offerta dei nostri servizi a temi innovativi — spiega la responsabi­le —: intelligen­za artificial­e, tecnologie per valorizzar­e il territorio, circular economy, impatto sociale, insomma tutti i traguardi fissati da Horizon Europe-. Oltre a questo ci impegnerem­o per sviluppare filiere tecnologic­he e nuovi prodotti». Ma anche a coinvolger­e di più le startup, interloqui­re con aziende che credono nell’ict per espandere il proprio business e sfruttare maggiormen­te gli incubatori cittadini.

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