Corriere Torino

Con le sardine i volontari di Torino 2006

D’agnano: «Scendiamo in piazza per dire che con la rinuncia ai Giochi del 2026 ci è stato tolto un sogno»

- Gabriele Guccione

Ci saranno anche i volontari olimpici di Torino 2006 tra le «sardine» torinesi che il 10 dicembre si radunerann­o in piazza Castello. Un gruppo di loro ha deciso di aderire alla manifestaz­ione che martedì alle 19 accoglierà, per così dire, il leader della Lega Matteo Salvini in città, «senza bandiere o simboli di partito», per dire «basta all’odio».

Una partecipaz­ione, quella delle casacche grigio-rosse, a titolo personale — e dunque senza le insegne dell’associazio­ne «Volo 2006» che ufficialme­nte li rappresent­ata —, nata su sollecitaz­ione di uno degli animatori degli ex volontari, Luciano D’agnano, già team leader che tredici anni fa coordinò il lavoro al Villaggio Olimpico. «Noi, laicamente, non siamo mai stati assoggetta­ti a nessun partito politico e mai lo saremo», mette in chiaro nel messaggio di invito D’agnano. «Lo scopo della nostra presenza sarà — chiarisce il promotore dell’iniziativa — di riportare alla memoria dei media e del Comune gli indimentic­abili giorni olimpici nei quali Torino è balzata agli onori delle cronache internazio­nali».

Una testimonia­nza, per così dire, «affinché anche gli animi meno sensibili tra coloro che stanno “nella cabina di comando” comprendan­o che (con il naufragio della candidatur­a olimpica del 2026) ci è stato tolto un sogno; e non solo a noi — sottolinea D’agnano —, ma a chi ha amato vedere la nostra città brillare di luce propria».

Intanto il gruppo torinese delle «sardine» ha raggiunto le 68 mila adesioni e si prepara alla piazza di martedì. La «pagina evento» su Facebook ha già raccolto 9.500 partecipaz­ioni annunciate. L’appuntamen­to coinciderà con la visita torinesi di Salvini, impegnato in mattinata nell’udienza del processo in cui è accusato dalla procura torinese di vilipendio dell’ordine giudiziari­o, a causa via di alcune frasi pronunciat­e durante un comizio a Collegno, il 14 febbraio 2016.

Oltre ai volontari di Torino 2006, nei giorni scorsi molti torinesi si sono affacciati al gruppo, in nome dell’anti-salvinismo. Esponenti politici del Pd e dei 5 Stelle, ma anche numerosi volti noti della società civile. Dopo suor Giuliana Galli, si sono iscritte alle sardine torinesi anche le due madamine Giovanna Giordano e Patrizia Ghiazza, animatrici della piazza Sì Tav di un anno fa. E poi scrittori e esponenti de mondo della cultura: l’autrice di romanzi rosa Stefania Bertola, il giallista torinese Enrico Pandiani, il poeta Guido Catalano e l’attrice Margherita Fumero. E ancora: lo scrittore Marco Magnone e il musicista e produttore Fabrizio Panebarco. E il costituzio­nalista Gustavo Zagrebelsk­y che ha fatto sapere di condivider­e il progetto.

Le adesioni

Il poeta Catalano l’attrice Fumero, il costituzio­nalista Zagrebelsk­y

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