Corriere Torino

Il Toro si compatta Visita di Cairo al Filadelfia

Allenament­o a sorpresa al Filadelfia C’è Cairo in panchina per vedere i granata

- Nicola Balice

Il momento è delicato, perché dopo la vittoria in casa del Genoa al Toro serve (di più) continuità. Bisogna correre, far punti. Sarà utile stringersi ancor di più oltre che lavorare, per questo ieri pomeriggio al Filadelfia è arrivato anche il presidente Urbano Cairo. Strette di mano, parole e poi in panchina a seguire l’allenament­o.

Ci sono momenti in una stagione che possono segnare una svolta. Questo è uno di quelli in casa Toro. Conquistat­i tre punti pesantissi­mi sul campo del Genoa, il gruppo di Walter Mazzarri deve riuscire a trovare continuità in casa contro la Fiorentina. Il momento per spingere sull’accelerato­re è questo, per riuscirci il Toro può solo continuare a lavorare a testa bassa, restando più compatto che mai. E ieri pomeriggio al Filadelfia è arrivato anche uno spettatore d’eccezione ad assistere all’allenament­o del Toro: il presidente granata Urbano Cairo.

Una visita particolar­mente gradita, che ha alimentato l’entusiasmo della squadra. Il presidente granata è arrivato anche in anticipo, in tempo per riuscire a salutare individual­mente quasi tutti i giocatori, scambiando qualche parola di incoraggia­mento con ognuno di loro. Per poi sedersi in panchina e assistere a tutta la sessione tecnico-tattica, che ha previsto anche una partita a tempo e campo ridotti dopo alcune esercitazi­oni a tema. Proprio durante la partitella, sotto gli occhi del patron granata, si è fermato anche Vincenzo Millico accusando un fastidio muscolare che dopo i primi controlli si è rivelato essere una fitta al gluteo la cui entità verrà valutata nei prossimi giorni.

Millico si aggiunge così alla lista di infortunat­i che sta ora condiziona­ndo soprattutt­o le scelte in attacco di Mazzarri: oltre a Lyanco (terapie per il difensore brasiliano), l’attaccante classe 2000 raggiunge in infermeria Iago Falque (personaliz­zato per lui) e soprattutt­o capitan Andrea Belotti, per il quale servirebbe un autentico miracolo in vista della partita con la Fiorentina avendo svolto pure ieri solo terapie. Motivo che dovrebbe portare Mazzarri a confermare quasi in toto la formazione che ha vinto contro il Genoa e convinto per almeno un tempo, con Simone Verdi largo a destra e Sasa Lukic trequartis­ta, in appoggio al centravant­i che potrebbe essere nuovamente Alejandro Berenguer, falso nueve fondamenta­le durante la fase di recupero del pallone, ancora in vantaggio su Simone Zaza.

Ci sono momenti in una stagione che possono segnare una svolta. Con due vittorie nelle ultime tre partite, il Toro ora ha l’obiettivo unico di continuare a correre, macinando più punti possibili da qui a Natale, continuand­o a crescere in termini di condizione atletica e di ricerca del gioco. La strada è quella giusta, su questo non ci sono dubbi in casa Toro. E proprio per questo, ora più che mai, bisogna lasciare fuori dal campo o dallo spogliatoi­o ogni rumore o cattivo pensiero, è necessario restare uniti e positivi. Ad ogni livello. Ecco perché ieri al Filadelfia non è voluto mancare il presidente granata Cairo, per vivere insieme a tutta la squadra l’avviciname­nto alla partita con la Fiorentina, osservando con estrema attenzione tutto l’allenament­o e respirando il clima con cui il Toro preparerà questa sfida fondamenta­le.

Un clima di rinnovata fiducia, la stessa che il presidente Cairo ha trasmesso alla squadra. Perché ci sono momenti in una stagione che possono segnare una svolta. E per il Toro questo può essere il momento giusto.

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Urbano Cairo ha preso il Toro nel 2005 Presidente

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