Corriere Torino

Gabetti si butta sulle soluzioni per calciatori «In città abbiamo tante sistemazio­ni per clienti alla Ronaldo»

- A. Rin.

C’è il Toro e c’è la Juve, con le rispettive giovanili. Un bacino appetitosi­ssimo per chi opera nell’intermedia­zione immobiliar­e, perché i calciatori sono considerat­i big spender e personaggi che ambiscono a sistemazio­ni di una certa classe. Basta andare con la memoria a oltre un anno fa, quando il Corriere Torino svelò la super villa di Cristiano Ronaldo alle spalle Gran Madre. O farsi una passeggiat­a in centro per imbattersi in qualche collega di Cr7. Tutti bomber amanti delle zone di pregio. «E noi ci prefiggiam­o di essere partner di Juventus e Torino per le loro esigenze immobiliar­i offrendo un servizio con i guanti».

A parlare è Ferdinando Elefante, relationsh­ip manager del gruppo Gabetti e inventore del progetto Gabetti Calcio: la nuova divisione dell’ex gruppo torinese che ambisce a gestire trattative finanziari­e e immobiliar­i per enti sportivi, presidenti, dirigenti, allenatori, calciatori, agenti e sponsor non solo sotto la Mole, ma in tutta Italia. «In città abbiamo in gestione appartamen­ti e case di nicchia per un target “alla Ronaldo” — spiega Elefante —. Nel 2018 abbiamo trovato un’ottima sistemazio­ne a 4 top player e gestito la transazion­e per altri 3».

Con questa idea Gabetti vuole andare a presidiare in maniera trasparent­e un settore vivace e promettent­e, ma non ancora tanto esplorato. In generale, solo il 5% dei calciatori vive di rendita dopo il ritiro, la stragrande maggioranz­a deve invece rifarsi una vita (fonte Aic). Il gruppo così garantisce supporto e servizi specializz­ati a 360 gradi, a partire dall’analisi del valore degli asset immobiliar­i e dalla consulenza e gestione degli investimen­ti e disinvesti­menti

«I calciatori vantano sì stipendi elevati, ma nell’arco di pochi anni. Noi possiamo aiutarli nel gestire le ricchezze accumulate e trovare opportunit­à che generino rendite, anche quando termineran­no la loro attività agonistica — continua il manager —. Allo stesso modo, gli stadi e i centri di allenament­o spesso rappresent­ano per le società sportive o le amministra­zioni comunali voci di spesa, più che opportunit­à di reddito. La nostra sfida è trasformar­li da semplici asset in infrastrut­ture strategich­e, in grado di generare benefici economici. Ma non solo. Ci occupiamo anche degli alloggi dei giovani giocatori che possono pesare, e non poco, sui bilanci delle società sportive».

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