Metro Linea 2, c’è l’incognita dei fondi
Costerà 828 milioni che dovrebbero arrivare dalla Finanziaria. I Comitati: vigileremo perché parta da Nord
Hanno ottenuto ciò che volevano e per cui hanno battagliato due anni: la nuova Linea 2 della metropolitana partirà da Nord, da Barriera di Milano. Eppure, davanti all’ultima decisione della maggioranza 5 Stelle a Palazzo Civico, che dopo una pausa di riflessione durata quasi quattro anni ha confermato una direzione già indicata dall’amministrazione Fassino nel 2015 prima che fosse la stessa giunta Appendino a rimetterla in discussione ipotizzando l’avvio dei cantieri da Mirafiori, il comitato «Metro Torino Nord» resta sul chi va là. «La nostra voce è stata ascoltata», cantano vittoria Luca Roux, Luca Baraldi e Irma Della Schiava, i rappresentanti del movimento civico che in pochi mesi, un anno fa, ha raccolto 6 mila firme affinché i cantieri partissero dalla zona del Parco Sempione. Ma la lotta non è finita. «Siamo solo all’inizio del percorso — avvertono — e monitoreremo i prossimi passaggi amministrativi per cercare di accelerare l’apertura dei cantieri dalla zona di Rebaudengo e dal Trincerone ferroviario di via Sempione, per favorire la riqualificazione urbanistica ed economica della zona Nord di Torino».
In Barriera di Milano tutti si aspettano che l’annuncio arrivato mercoledì sera al termine di una riunione di maggioranza con la sindaca Chiara Appendino e l’assessora Maria Lapietra si trasformi in un fatto concreto. «Se così sarà — dichiara la presidente della Circoscrizione 6, Carlotta Salerno —, saremo ovviamente felicissimi. Per dovere di cronaca e di ricostruzione non possiamo però dimenticare la fatica improba che abbiamo fatto, insieme ai cittadini, per far capire all’amministrazione l’importanza di realizzare la Linea 2 e della partenza dalla zona Nord».
Deciso il punto di partenza dell nuova metropolitana, il problema ora è trovare tutti i soldi necessari per aprire i cantieri: 828 milioni di euro dovrebbero arrivare (il condizionale è d’obbligo) dalla finanziaria. Ma non basteranno, in ogni caso, a finanziare l’intera linea, tant’è che i 5 Stelle, in nome del totale controllo pubblico dell’opera, hanno deciso di far partire i cantieri pezzo per pezzo. «Dopo tutto il tempo perso — auspica il capogruppo del Pd, Stefano Lo Russo — ora la giunta Appendino si sbrighi ad approvare il progetto. Senza questo, i fondi non saranno utilizzabili».