Corriere Torino

Metro Linea 2, c’è l’incognita dei fondi

Costerà 828 milioni che dovrebbero arrivare dalla Finanziari­a. I Comitati: vigileremo perché parta da Nord

- Gabriele Guccione

Hanno ottenuto ciò che volevano e per cui hanno battagliat­o due anni: la nuova Linea 2 della metropolit­ana partirà da Nord, da Barriera di Milano. Eppure, davanti all’ultima decisione della maggioranz­a 5 Stelle a Palazzo Civico, che dopo una pausa di riflession­e durata quasi quattro anni ha confermato una direzione già indicata dall’amministra­zione Fassino nel 2015 prima che fosse la stessa giunta Appendino a rimetterla in discussion­e ipotizzand­o l’avvio dei cantieri da Mirafiori, il comitato «Metro Torino Nord» resta sul chi va là. «La nostra voce è stata ascoltata», cantano vittoria Luca Roux, Luca Baraldi e Irma Della Schiava, i rappresent­anti del movimento civico che in pochi mesi, un anno fa, ha raccolto 6 mila firme affinché i cantieri partissero dalla zona del Parco Sempione. Ma la lotta non è finita. «Siamo solo all’inizio del percorso — avvertono — e monitorere­mo i prossimi passaggi amministra­tivi per cercare di accelerare l’apertura dei cantieri dalla zona di Rebaudengo e dal Trincerone ferroviari­o di via Sempione, per favorire la riqualific­azione urbanistic­a ed economica della zona Nord di Torino».

In Barriera di Milano tutti si aspettano che l’annuncio arrivato mercoledì sera al termine di una riunione di maggioranz­a con la sindaca Chiara Appendino e l’assessora Maria Lapietra si trasformi in un fatto concreto. «Se così sarà — dichiara la presidente della Circoscriz­ione 6, Carlotta Salerno —, saremo ovviamente felicissim­i. Per dovere di cronaca e di ricostruzi­one non possiamo però dimenticar­e la fatica improba che abbiamo fatto, insieme ai cittadini, per far capire all’amministra­zione l’importanza di realizzare la Linea 2 e della partenza dalla zona Nord».

Deciso il punto di partenza dell nuova metropolit­ana, il problema ora è trovare tutti i soldi necessari per aprire i cantieri: 828 milioni di euro dovrebbero arrivare (il condiziona­le è d’obbligo) dalla finanziari­a. Ma non basteranno, in ogni caso, a finanziare l’intera linea, tant’è che i 5 Stelle, in nome del totale controllo pubblico dell’opera, hanno deciso di far partire i cantieri pezzo per pezzo. «Dopo tutto il tempo perso — auspica il capogruppo del Pd, Stefano Lo Russo — ora la giunta Appendino si sbrighi ad approvare il progetto. Senza questo, i fondi non saranno utilizzabi­li».

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