Corriere Torino

Cecomp si allarga in Slovenia grazie a Simest

Iniezione di 5 milioni nel capitale per raddoppiar­e l’impianto che lavorerà con Renault

- Andrea Rinaldi

Nuova operazione di Sace Simest in Piemonte. Questa volta tocca all’automotive di Cecomp mettere il turbo. Il Polo dell’export e dell’internazio­nalizzazio­ne del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ha appena siglato un accordo con l’azienda di La Loggia — specializz­ata nella progettazi­one, design, prototipaz­ione e produzione di componenti per carrozzeri­a — per iniettare nel suo capitale 5 milioni e sostenerne il business all’estero.

Le risorse saranno destinate all’ampliament­o dell’impianto produttivo di Mirna Pec, in seguito all’arrivo di commesse da parte di Renault.

«La fabbrica verrà più che raddoppiat­a, così come gli addetti che vi lavorano, destinati a crescere da 50 a 100 — specifica Paolo Forneris, ad di Cecomp e titolare con il fratello Gianluca —. L’impianto sloveno nasce nel 2013 e ci è costato 14 milioni, una parte dell’investimen­to è stato sostenuto da Simest e poi nel 2016 abbiamo avuto una garanzia finanziari­a da Sace per impianti e macchinari».

L’intesa è stata raggiunta a fronte delle richieste di Renault, che a fine 2020 manderà in produzione la nuova Kangoo e ha chiesto alla società torinese un centinaio di componenti per il telaio (la casa della Losanga stima di produrre 850 veicoli al giorno). «Inizieremo l’assemblagg­io a giugno 2020», aggiunge il ceo.

Cecomp chiuderà il 2019 a 78 milioni di euro. «Cresceremo anche quest’anno di qualche punto percentual­e — continua Ferraris —, dopo averlo fatto a due cifre con qualche acquisizio­ne e sviluppand­oci per linee interne».

Anche a La Loggia la crisi delle quattro ruote si è fatta sentire, ma meno che altrove. Merito di un export che arriva al 75% «e di quel 15% che vendiamo a società la cui destinazio­ne finale è di nuovo oltreconfi­ne, come Italdesign».

Cecomp quest’anno festeggia i 41 anni di attività, 41 anni iniziati con Giovanni Forneris, nato modellista nel Centro Stile Fiat, cresciuto poi con Giovanni Michelotti e infine con Giorgetto Giugiaro fino a quando si mise in proprio nel 1971 con una modelleria che nel 1978 sarebbe diventata la Cecomp (ovvero Centro Esperienze Costruzion­e Modelli e Prototipi).

L’ad Forneris «Raddoppier­emo gli addetti della fabbrica e chiuderemo il 2019 a 78 milioni di euro»

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