Bonucci parla di cambiamenti «Con Sarri è stato totale»
Capire, accettare e applicare il cambiamento. Questa la ricetta di Leonardo Bonucci che di ribaltoni in carriera ne ha gestiti parecchi, come quando ha deciso di andare al Milan. «Oggi non rifarei cose che ho fatto di pancia per il mio carattere orgoglioso — dichiara nel corso di un evento Randstad all’allianz Stadium —. Le esperienze ti portano a crescere e la scelta di andare al Milan mi ha fatto maturare. È stato un cambiamento importante ma qui posso dare il massimo, il 100%. Ho trovato una famiglia e una casa molto accogliente». È cambiato tanto anche questa estate con l’arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina della Juve: «Se non hai voglia di capire a cosa ti sta portando il cambiamento sei perso. Il nostro è stato totale. Devi capire di cosa si tratta e resettare quello che hai fatto perché ora il modo è diverso. Prima di farlo lo devi accettare senza presunzione. In un mondo dove ci sono tante dinamiche e cambiamenti non puoi pensare di essere sempre nel giusto». Il primo, però, è stato da giovane quando ha cambiato ruolo; da attaccante e centrocampista e poi difensore: «Fu difficile, mister Carlo Perrone alla Viterbese è stata la svolta della mia carriera. Sono cresciuto nel calcio per essere d’aiuto agli altri. Facevo assist e gol da centrocampista e attaccante, poi ho dovuto resettare e capire che anche da difensore potevo essere utile alla squadra. Questa consapevolezza mi ha aiutato a capire il cambiamento e applicarlo sul campo. Sono stato definito un difensore atipico, ho capito di essere importante per gli altri, anche in altri modi. Ho iniziato a vedere i video di Nesta, che era il mio idolo, e mi sono applicato».