Corriere Torino

Al Podiciotto il calcio si gioca con il Birreal

E si discute sognando Buffon

- Timothy Ormezzano

Al Podiciotto c’è ancora il clima caldo di quando quei locali si chiamavano J’amis d’la piola. Ma dove una volta scorrevano le bocce adesso rotola un pallone. Barbera e calcio a cinque. Sulla rive droite del Po, in corso Moncalieri 18, c’è la nuova casa della società sportiva dilettanti­stica «I Papà del Calcetto». In questa piola con vista sul fiume il calcio è sia parlato che giocato, sul nuovissimo campetto in erba sintetica che ha ospitato gli European Masters Games. Tra gli avventori ci sono anche i 250 iscritti alla T-cup, torneo amatoriale partito come piccola esperienza di un gruppo-classe della Tommaseo e letteralme­nte esploso nel giro di sei anni. Dando vita a una comunità pallonara, con 25 squadre composte dai papà degli allievi di sette istituti scolastici. I nomi spesso scimmiotta­no quelli dei grandi club: Divano Kiev, Birrareal, Atletico Ma Non Troppo. Ma ci sono anche i Calcetto La Qualunque e i Wine Boys, questi ultimi con le maglie granata a dispetto dei cuori bianconeri: «Non è granata, io direi più vinaccia — precisa Paolo Bartoli —. È il colore del nebbiolo che tanto amiamo». Vicino a lui c’è il titolare di Podiciotto, nonché l’ideatore

di questo torneo che «ormai è diventato un campionato, con più squadre di quelle iscritte alla Serie A». Si chiama Gianluca Orecchini, ha origini romane e il cuore gialloross­o. «Spero tanto che la mia Roma faccia un bello scherzetto all’inter capolista e che la Juventus fermi la Lazio. Sarebbe il weekend perfetto per la mia famiglia, visto che mio papà e mio figlio sono gobbi». Lo spera tanto anche lo stesso Paolo, con il suo sfottò vintage: «Mi auguro tanto che segni Totti». Qualcuno fa notare che Zaniolo ha qualcosa del Pupone. Paolo rilancia. «Infatti lo vedo già con meno colori addosso, un po’ più in bianco e nero». Gianluca trema: «Spero tanto che non faccia la stessa fine di Pjanic e Szczesny». Paolo ha pronta la contropart­ita: «Se dovesse succedere, ti offro un bicchiere di nebbiolo». Gianluca accetta: «Meglio che niente».

Ma più della Serie A qui tiene banco la T-cup. Oltre all’almanacco — stile Panini, ma marchiato Papini — con tutti i volti dei papàcalcia­tori, da quest’anno c’è anche la diretta in streaming delle partite. Dalla prime edizioni che coinvolser­o anche l’ex giocatore e allenatore granata Ezio Rossi, il livello tecnico si è alzato sensibilme­nte. E anche l’agonismo, con tutti i rischi del caso per chi è più competitiv­o nel terzo tempo, quello che si gioca davanti al bancone del Podiciotto. Tra una birra e l’altra c’è chi la spara grossa chiedendo l’anonimato: «Alla prossima papera, Buffon può tranquilla­mente venire qui a giocare con noi». Gianluca ci mette subito la firma: «Volentieri! Gigi è Gigi. E poi alla T-cup i portieri sono pochi e ricercatis­simi. Buffon lo reclutereb­bero molto volentieri, sicurament­e, anche i tifosi del Toro». Fanno parte di questa categoria le due bariste del Podiciotto, Valentina Perasso e Sonia Potente, che però in questo periodo hanno pensieri soltanto per Belotti: «Il suo infortunio proprio non ci voleva. Speriamo che il Gallo torni alla svelta, abbiamo troppo bisogno di lui», dicono praticamen­te in coro. A proposito di ritorni c’è chi invece non vede l’ora che le maglie della Juventus tornino come un tempo: «Ricordate quanto erano belle le strisce strette, con lo sponsor Ariston? — dice Claudio Costa — Ecco, quelli erano proprio bei tempi». Sarà anche perché allora i papà del calcetto avevano 30 anni in meno.

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Sonia Potente e Valentina Perasso, tifosissim­e del Toro si augurano una rapida guarigione per Belotti
 ??  ?? In alto Gianluca Orecchini, il titolare, sopra Marco Giordano e Claudio Costa
In alto Gianluca Orecchini, il titolare, sopra Marco Giordano e Claudio Costa
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